di Giorgio BICOCCHI

Forse perché quando eravamo piccoli la Lazio in trasferta perdeva sempre e se solo tornava con un punto era festa grande… Forse perché tanti anni fa si diceva che “una vittoria in trasferta, in Serie A, mai si discute”… Insomma, l’attuale rendimento esterno della Lazio ci colpisce e vale la copertina. Quindici gare lontane dall’Olimpico hanno sin qui fruttato 31 punti. E di queste quindici gare ne abbiamo vinte ben nove. Con un’altra particolarità, forse un piccolo record per gli amanti biancazzurri delle statistiche, chissà…




Già perché dal primo, vittorioso viaggio a Cremona (era metà settembre ed eravamo reduci dalla cinquina subita in Danimarca) all’ultimo squillo consumato al “Picco” – passando poi per i successi ottenuti contro Fiorentina, Atalanta, Roma, Sassuolo, Salernitana, Napoli e Monza – la Lazio ha vinto e, udite udite, mai ha subito reti.

Nove vittorie messe insieme e nessuna rete subita! Un rendimento-super che ben si coniuga al comportamento complessivo della retroguardia che, lontano dall’Olimpico, ha subito solo 5 gol, di cui peraltro 3 nella stessa gara (a novembre contro la Juve prima della sosta Mundial).

Il calcio è mondo conservatore: chi possiede una difesa registrata, che non lascia passare spilli, e’ già a metà del suo cammino stagionale. Ecco, la Lazio può allora legittimamente sventolare il suo attuale cavallo di battaglia: 15 trasferte, 9 vinte, 4 pareggiate per 31 punti conquistati con soli 5 gol subiti, da agosto ad oggi.

Incantiamo per la velocità di fraseggio e le azioni di prima dalla cintola in su ma anche da questi raffronti, forse, c’è l’impronta marcata di Sarri…






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