di Giorgio BICOCCHI
Da quanto non giocava Mario Gila? Abbiamo perso il conto, forse in una delle ultime gare del girone di Europa League… Confortante, allora, averlo rivisto protagonista, affiancare Casale al centro della difesa, entrando in campo – cattivo e tosto – nel momento in cui, dopo il “rosso” sventolato a Patric, tutto sembrava congiurare e la resa dietro l’angolo. Invece Mario si è subito calato nella lotta, anticipando i rivali, confezionando pure un paio di tackle in scivolata che – pur sotto la quasi vuota Monte Mario – hanno strappato applausi e consensi.
La Lazio, d’altronde, con un ingaggio da 6 milioni, ha dimostrato di credere nel repertorio dello spagnolo. Che, ogniqualvolta è entrato (infausta trasferta danese a parte), ha sempre fatto il suo, piacendo per impegno, tigna, abnegazione. Un prospetto su cui fare affidamento, confidando magari ancora nella sua crescita.
Gila, poi, ha forse compreso che la Conference può diventare il suo palcoscenico. Dando il cambio a Romagnoli (quando rientrerà) o Casale, diventando la risorsa occulta ma preziosa della Lazio del giovedì. Replicherà la prossima settimana, in Transilvania, nel ritorno della sfida con il Cluj. E sarà un altro esame probante, vedrete, perché i rumeni proveranno – eccome – a ribaltare l’esito della gara, scaraventando in area tanti palloni avvelenati.
Mario non trema, pronto a contrastare chiunque gli capiti a tiro. Si è capito che il senso dell’anticipo può diventare una sua importante virtu’. Non si lascia superare facilmente. Per struttura fisica sarebbe uno da spedire sempre in campo perché esibirsi ad intermittenza potrebbe limitarlo e renderlo vulnerabile. Per adesso a Mario va bene così: nel periodo della sosta ha subito un infortunio rognoso. Ora lo ha eliminato ed è pronto ad offrire il suo contributo alla causa. Ha segnato col lapis rosso – sulla sua personale agenda – le date dei confronti di Conference League. Vuole che diventi la “sua” competizione, vuole diventare un protagonista della competizione. Provando – coi fatti – ad aiutare la Lazio a farsi strada pur nell’Europa decentrata…
