di Giorgio BICOCCHI

Poteva andare meglio il sorteggio europeo? Si, perché potevamo prendere le due turche o il Djurgarden. Ma l’urna poteva pure riservarci Reina, il Villareal o il West Ham di Scamacca e Emerson. E allora che sia l’AZ67, formazione olandese che – come nella più classica tradizione orange – corre e pressa molto, forse rischiando oltre il lecito in difesa.




I nostri prossimi avversari (l’andata sarà tra pochi giorni, martedì 7 all’Olimpico) sono attualmente terzi in Campionato. Hanno vinto 13 delle 22 gare complessivamente disputate, perdendone 4. Segnano molto (47 reti) ma evidentemente subiscono anche parecchio (27 reti). Noi abbiamo già dato contro il Feyenoord ed è evidente che il precedente ci inquieta. Bisogna però confortarsi pensando alla gara di andata contro la squadra di Rotterdam, sotto 0 a 4 all’Olimpico dopo un’ora. Alla fine quel 4 a 2 finale fu la prima spia che quel girone di EL sarebbe stato in salita.

L’AZ, due scudetti e quattro Coppe d’Olanda in bacheca, recentemente allenato anche dal guru Van Gaal, la Conference l’ha presa sul serio: ha vinto infatti il girone con 15 punti, vincendo 5 gare e tradendo solo a Limassol. Non aveva fulmini di guerra come avversari (Dnipro, Vaduz, proprio i ciprioti). Ecco perché il responso emerso dal girone eliminatorio deve essere preso con il classico beneficio di inventario.

Gli olandesi schierano un play-maker che personalmente – anni fa – ci piaceva molto, pure entrato nell’orbita della Lazio: Clasie, ex Feyenoord, poi trasferito a peso d’oro al Southampton, di nuovo transitato a Rotterdam e Bruges prima di planare ancora ad Alkmaar. Ecco, bloccare le sue geometrie sarebbe già un’ottima soluzione.

Per il resto bisognerà cercare di replicare la grande ora di gioco messa in mostra contro il Feyenoord lo scorso settembre perché – per tradizione – l’AZ viene a pressare alto, spostando in avanti anche l’intero pacchetto arretrato.

Fraseggi rapidi e frequenti cambi di campo: così si può vincere (bene) a Roma. Ovviamente evitando quei cali mentali che ci zavorrarono nel finale della sfida di andata con il Feyenoord. Orientando – di fatto – lo sfratto dall’Europa League per peggiore differenza reti…






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