di Alessandro DE CAROLIS

Ecco le pagelle di Torino-Lazio, match valido per il 29° turno della Serie A. Fanno tutto Parolo e Immobile praticamente. Regalano il gol al Torino e rimontano una partita a senso unico. Luis Alberto è tornato a dirigere la sinfonia biancazzurra.

Strakosha 6,5: chiamato in causa praticamente solo sul rigore di Belotti. Per il resto spettatore non pagante della partita. Ciò a testimoniare quanto la vittoria sia stata meritata. Mezzo pu to in più di incoraggiamento.

Patric 6,5: il talismano continua a confermarsi una risorsa tattica importante. Il suo miglior anno con la maglia biancazzurra, perché ormai è un punto di riferimento inappuntabile. Inzaghi ci ha creduto da sempre e dopo anni di lavoro è riuscito a renderlo un giocatore degno della maglia da titolare (dal 90’ st A. Anderson 6: anche oggi gli bastano pochi minuti per far vedere cose interessanti. Un giovane da lavorarci su con un buon potenziale).

Acerbi 7: annulla dal campo Belotti, tanto che si nota la sua presenza solo in occasione del calcio di rigore. Il Torino ha creato poco nei 90’, ma lui ha saputo annullare anche quei pochi sussulti.

Radu 6,5: dopo un secondo tempo non facile contro la Fiorentina, causa problemi fisici, torna a essere una certezza. Dalle sue parti passa poco e nulla. Si fa vedere anche in avanti quando nel primo tempo confeziona un assist per Milinkovic. Un lancio di quasi trenta metri su cui il talento serbo ha solo potuto sfiorare la sfera per questione di centimetri.

Lazzari 6.5: da lui ci si attende sempre di più. Per la sua potenza fisica nell’allungo e la precisione nei cross. La terza partita da titolare in nove giorni incide anche su uno stacanovista come lui. Ma il suo lo fa sempre e non a caso i pericoli maggiori sono venuti sempre dalla destra, dove spesso e volentieri crea la superiorità numerica (dal 90’ Bastos s.v).

Parolo 7: sulla punizione di Verdi rimette in mezzo di testa (dalla linea di fondo) un pallone ormai perso dai granata. Scelta inspiegabile.  Assurdo come un giocatore con così tanta esperienza abbia combinato una sciocchezza simile. Dopo un primo tempo insufficiente cresce nella ripresa insieme a tutta la squadra. Ribalta il suo voto in pagella al 72’ segnando il gol della vittoria e sfoderando con una prestazione maiuscola. Croce e delizia di questa partita.

Luis Alberto 8: decisamente il migliore, in netto crescendo dopo le altalenanti partite contro Atalanta e Fiorentina. Sta mettendo benzina nelle gambe e ritrovando la continuità perduta. La condizione fisica è in crescita come dimostrato dai km macinati questa sera, a cui ha aggiunto giocate e verticalizzazioni  lilluminanti. L’acuto massimo della sua partita è ovviamente l’assist al bacio per Immobile al 48’. Le sue geometrie sono la linfa vitale del gioco biancazzurro.

Milinkovic 7.5: prestazione di sostanza anche oggi. La sua fisicità e la sua qualità a centrocampo sono determinanti, è stata la mossa più geniale di Inzaghi quella di averlo adattato come mezzala. Giocatore sempre presente in entrambe le fasi di gioco, che finale nasconde costantemente il pallone agli avversari. Nel finale di partita numero incredibile su due avversari da far vedere nelle scuole calcio.

Jony 6: giocando con più continuità sta migliorando le sue lacune. Non è ancora l’esterno sinistro titolare, ma ci si può lavorare. Molto più attento nella fase difensiva, oggi ha inciso poco in quella offensiva. Qualche errore di troppo negli appoggi (dal 59’ st Lukaku 7: il cambio che ha portato la Lazio allo “scacco matto”. Manda al bar un avversario prima di mettere in mezzo il pallone da cui è nata l’azione del gol di Parolo. Poi si distingue anche per altre accelerazioni e coperture importanti).

Caicedo 5.5: salterà anche lui la sfida contro il Milan per un’ammonizione sciocca, assolutamente inutile. Una trattenuta su Ola Aina vicino sll’area del Torino, con la squadra ben piazzata in difesa. Praticamente nullo in campo. Non sta bene fisicamente, e si vede. Da vero guerriero non ha gettato la spugna dopo i problemi fisici della settimana. Il cambio nella ripresa era quasi scontato (dal ‘59 st Correa 6: segnali incoraggianti per il Tucu. È tornato a farelsi notare, dimostrando una condizione fisica in miglioramento. I suoi inserimenti e la sua velocità (non ancora ai livelli ottimali) hanno messo in difficoltà la difesa granata.

Immobile 7.5: primo tempo da film horror. Tiene il braccio troppo largo causando il rigore nei primi minuti di gioco. Era diffidato e con l’ammonizione salterà la sfida contro il Milan. Ha una grandissima occasione sulla verticale di Milinkovic, ma la spara incredibilmente tirando alto sulla traversa. Nella ripresa risorge dalle ceneri come una fenice e trova subito il gol del pareggio. Buca la difesa granata e insacca sul secondo palo con una conclusione poco potente ma precisa, un tiro da biliardo. Il numero 17 riscatta quindi la prova dei primi 45’ segnando un gol determinante per il risultato e il morale. Utilissimo anche negli appoggi ai compagni e nel tener palla al momento opportuno.

Inzaghi 7,5: una vittoria strmeritata, importantissima perché ottenuta dopo soli tre giorni da quella con la Fiorentina. Non si poteva perdere punti questa sera, e il monologo biancazzurro gli ha dato ragione. Il gol granata è stato un autentico regalo servito da Parolo e confezionato da Immobile. Nonostante il primo tempo sia finito 1-0, i numeri dicevano ben altro. La ripresa ha solo confermato la superiorità tecnica dei suoi ragazzi. La condizione fisica sta tornando. Dopo l’intervallo si è vista una carica emotiva che ha ricordato quella del 3-3 contro l’Atalanta. Luis Alberto è sulla strada giusta, Immobile si sblocca nella ripresa. Dirige la squadra dalla tribuna, ottenendo tre punti d’oro per mettere pressione alla Juventus.

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