di Alessandro DE CAROLIS

Ecco le pagelle di Lazio-Genoa, match valido per la sesta giornata della Serie A. Bene tutti, nessuna insufficienza per una prestazione corale da applausi. Inzaghi e la sua Lazio mandano un messaggio chiaro in ottima Champions League.

 

Strakosha 7: primo tempo con interventi decisivi, soprattutto un paio a chiudere lo specchio della porta con molta reattività. Un segnale positivo dopo l’ultimo mese di certo non esaltante. Secondo tempo molto più tranquillo, quasi spettatore non pagante.

Luiz Felipe 7: partita tranquilla per il giovane brasiliano. Pochi pericoli dalla sua parta spenti sul nascere senza troppi problemi. Era in ballottaggio fino a pochi minuti prima della partita con Patric, la differenza c’è e si vede. Al 78’ pennella l’assist per Immobile dopo una progressione incredibile saltando due avversari.

Acerbi 6.5: anche un avversario temibile come Kouame non riesce ad avere la meglio sul leone biancazzurro. Per lui non esiste la parola “turnover”. Le gioca tutte e quelle che sbaglia si contano sulle dita di una mano.

Radu 8.5 il gol del raddoppio è un vero capolavoro. Un tiro a giro dall’angolino sinistro dell’area a insaccarsi sul secondo palo. Gol importantissimo per il morale oltre che per il risultato visto il gol annullato pochi minuti prima.

Marusic 6.5: non dispiace affatto. Dopo l’ultima stagione molto al di sotto delle aspettative, causa molteplici infortuni, è tornato a dire la sua come due anni fa dimostrandosi una valida alternativa a Lazzari. Nessuna sbavatura e tanta concretezza.

Leiva 6.5: decisamente meglio dopo l’ingresso non tanto convincente contro l’Inter. Amministra il gioco a centrocampo e quando ha occasione prova la conclusione dal limite. Un pilastro vero e proprio del centrocampo biancazzurro.

Milinkovic 8: costruisce e finalizza il gol del vantaggio al 6’. Recupera palla a centrocampo, allarga sulla sinistra, e poi conclude in porta dal limite dell’area sull’assist di Immobile. Primo tempo impeccabile, nella ripresa mette più il fisico a centrocampo per gestire al meglio la palla. Sempre deciso nei contrasti (dal 74’st Parolo 6)

Luis Alberto 7.5: il var gli nega il gol del 2-0 al 34’ per un fallo antecedente alla ripartenza biancazzurra. Immobile gli aveva servito un cioccolatino da scartare a tu per tu con Radu che lo spagnolo aveva prontamente insaccato. Nella ripresa pennella un assist al bacio per Caicedo per il 3-0. Il suo estro è l’arma in più della Lazio.

Lulic 6: partita concreta e sufficiente per il capitano biancazzurro. Partita senza infamia e senza lode. Fa il suo arando la corsia sinistra. Non salta l’uomo, grossa pecca, ma fa il suo con la corsa e l’impegno. In fase difensiva meglio del suo compagno Jony che invece sa essere più pericoloso in attacco.

Correa 6: partita sufficiente nel complesso per la corsa e i tanti dribbling, manca anche oggi in un paio di buone occasioni. Deve migliorare ancora nelle conclusioni, è il classico giocatore che fa i gol più difficili ma manca in quelli più semplici. Esce nei primi minuti della ripresa per un problema fisico (dal 50’st Caicedo 8: entra e dopo pochi minuti va in gol con un gol da vero numero 9. Taglia la difesa con i tempi giusti, salta Radu in uscita bassa, e mette dentro un bellissimo gol)

Immobile 8: assist prezioso per Milinkovic con un uno scarico all’indietro per il compagno. Occasionissima sprecata al 45’ per chiudere sul 3-0 partendo 2 contro 1 verso Radu. Ciro non si accentra per andare alla conclusione per servire Luis Alberto e il suo assist viene murata alla disperata in calcio d’angolo. Il gol arriva al 78’ involandosi da solo verso Radu sull’ottimo assist di Luiz Felipe. Bellissimo l’abbraccio con Inzaghi per scacciare ogni caso e polemica dopo Lazio-Parma (dal 86’st Adekanye s.v)

 

Inzaghi 7.5: serviva vincere, l’aveva chiesto (quasi imposto) in conferenza stampa, ed è stato accontentato dai suoi ragazzi. Con i quattro tenori in campo la Lazio può giocarsela con tutti. Mette in campo la formazione tipo con l’unica eccezione di Marusic (squalificato in Europa League). Indovina il cambio Correa/Caicedo (con l’argentino stremato) e scaccia il periodo di crisi dando segnali importanti. Oggi la sua Lazio ha raccolto tutto il suo lavoro come non mai in questo inizio di stagione. Con più cinismo sotto porta e più continuità questa squadra può togliersi molte soddisfazioni.

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