di Alessandro DE CAROLIS 

Ecco le pagelle di Lazio-Atalanta, match valido per la 28° giornata di Serie A. Tutti promossi, la più bella Lazio della stagione. Luis Alberto è tornato a fare magie, Correa sempre più assist-man. Marusic si conferma con il gol. Lulic e il gol che non ti aspettavi.

Strakosha 6.5: potrebbe anche non fare la doccia al termine di questa partita. Unico intervento nella prima frazione in tuffo per prendere una palla contesa tra Radu e Inglese. Per il resto solo ordinaria amministrazione. Prestazione più che sufficiente per l’eroismo di esser rimasto in campo nonostante la spalla dolente.

Patric 7: ormai non è più una sorpresa come terzo di destra. Difende molto bene da vero centrale e non disdegna le discese offensive creando superiorità sulla destra. Errore da matita rossa nel finale favorendo il gol dell’ex Sprocati con un appoggio da film horror. Il buon voto gli rimane comunque vista la prestazione nei 75’ precedenti con un errore non influente sul risultato.

Acerbi 7: solita partita lodevole. Non passa nessuno per vie centrali. Sempre pronto ad aiutare i propri compagni di reparto quando serve. Imposta pure da regista arretrato. Un leader, un allenatore sul campo di gioco. Un carisma immenso.

Radu 7: prestazioni ottima anche per lui che non soffre praticamente mai. Gioca in maniera pulita e in anticipo. Era diffidato ma è rimasto in campo fino alla fine senza mai correre pericoli per un intervento da giallo.

Marusic 7.5: dopo le ultime prove molto incoraggianti con tanta corsa e un’ottima fase difensiva, è tornato a incidere anche in zona bonus. Suo il gol ad aprire le marcature al 22’ con un tiro sul primo palo. Qualche responsabilità dell’estremo portiere Sepe, ma nulla toglie gli applausi al numero 77 biancazzurro.

Leiva 7.5: non concede nulla al centrocampo e all’attacco gialloblu. Partita mostruosa del brasiliano, un muro invalicabile. Un tuttocampista a protezione della difesa. Distribuisce pure palloni come un distributore automatico di merendine. Semplicemente un giocatore da clonare. Era diffidato quindi la sostituzione preventiva era scontata (dal 58’st Cataldi 6.5: una sufficienza piena per il gol sfiorato dopo pochi minuti, ma perde qualcosa nel voto per non aver preso per mano il centrocampo)

Luis Alberto 8.5: parte molto bene, con tigna e qualità. Pressa e gioca a tuttocampo, anche sulla fascia. Lo spagnolo sembra essere sulla strada giusto per tornare ai livelli della passata stagione. Senza Immobile è lui a realizzare il rigore al 26’ con qualche brivido. Conclusione abbastanza centrale e poco potente su cui Sepe fa l’ennesima frittata. Bellissimo gol al 37’ con un tiro dal limite dell’area sul primo palo. Conclusione raso terra, precisa a fil di palo. Un colpo da biliardo degno del vero Luis Alberto. Quando gira il numero 10 in tutto il suo splendore è tutta un’altra Lazio. Esce preventivamente poiché diffidato

Milinkovic 7.5: partita pregevole anche per il numero 21 biancazzurro. Tanta corsa, qualità e fisicità. Come protegge palla lui nessun altro, fa salire la squadra e gioca a pallone come solo lui sa fare. Suo l’assist per la rete di Marusic con un passaggio in verticale a saltare la difesa.

Lulic 7.5: anche lui a segno in un primo tempo da favola. Pregevole tiro a giro dal limite dell’area sugli sviluppi di calcio d’angolo. Il capitano biancazzurro ritrova forma e bonus in un colpo solo a dimostrazione della svolta mentale e fisica dell’intera squadra.

Correa 7.5: ormai è “mister fantasy”. Le sue giocate illuminano la manovra offensiva biancazzurra. Salta l’uomo con estrema facilità e sempre più in versione assist-man. Serve un cioccolatino a Luis Alberto solo da scartare in occasione del 3-0. Nel secondo tempo ha una palla-gol l 88’ ma spreca cercando il primo palo invece del secondo

Caicedo 6.5: partita generosa, fa a sportellate con la difesa parmense. Non disdegna le conclusioni nelle occasioni avute. Un diagonale preciso ma poco potente di facile presa per Sepe e un tiro a giro da fuori area di poco a lato. È tutto un altro giocatore dopo il derby (dal 65’st Pedro Neto 6: entra quando la Lazio ha già spento il motore. Tocca pochi palloni ma non sfigura)

 

Inzaghi 9: Inzaghilandia è tornata! Quattro gol in 45’, gioco stupendo e prestazione corale di carattere. In conferenza stampa aveva chiesto di non vedere mai più un primo tempo come quello di Firenze. Voleva più cinismo sotto porta e una prestazione di carattere per 90’ senza mai perdere la concentrazione. Oggi tutto è andato come da copione. Per la corsa finale alla Champions la banda di Inzaghi potrà dire la sua giocando in questa maniera.

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