di Fabio BELLI

Ancora tanti gol sprecati, ancora una rete incassata in maniera beffarda: sembra un film già visto, se poi ci si mette che lo scenario è il “Castellani” di Empoli, campo mai generoso per i colori biancazzurri, anche il finale sembra già scritto. E invece la Lazio si conferma più a suo agio come outsider che come favorita: quando tutto sembra perduto, Immobile con quel gol da bomber di razza inseguito per settimane, e con Keita, sempre decisivo a partita in corsa. E tutti i cattivi pensieri sono sfumati, c’è solo la festa finale per i 2000 straordinari supporters che saltano e ballano con i ragazzi terribili di Simone Inzaghi.




FORMAZIONI – Al centro della difesa nella Lazio torna Wallace al fianco di Hoedt, con De Vrij che resta in panchina per un affaticamento. Basta stringe i denti così come Milinkovic-Savic, che resta titolare sulla linea mediana al fianco di Biglia e Parolo. Torna anche Lulic dopo due panchine consecutive, nel tridente d’attacco con Felipe Anderson e Immobile: il sacrificato è Keita. Nell’Empoli c’è regolarmente Croce a centrocampo ma non Mchelidze, uomo più in forma tra i toscani, in attacco, la coppia offensiva è formata da Maccarone e Pucciarelli, supportati da El Kaddouri impiegato come trequartista.




SUSSULTI INIZIALI – Si comincia subito con un errore di Rizzoli che interrompe un break della Lazio per fischiare una simulazione a Croce (peraltro ammonito nella circostanza) senza concedere un vantaggio molto interessante. I ritmi sono subito alti e al 6′ è l’Empoli ad andare per primo vicino al gol, con una spettacolare mezza rovesciata di Pucciarelli che non centra il bersaglio di un soffio. Il gioco si concentra molto sulle corsie esterne, la Lazio prova spesso a rubare palla a centrocampo e ripartire, Milinkovic-Savic e Immobile si ritrovano un paio di palloni interessanti tra i piedi ma non li sanno sfruttare. La prima vera opportunità per la Lazio arriva al 16′, con una gran botta di Immobile da posizione defilata sulla destra respinta da Skorupski.+




ANCORA SPRECHI – L’Empoli è ben disposto in campo e la manovra della Lazio non è fluida come al solito. Quando quasi non ce lo si aspetta, in una fase un po’ addormentata della partita, la squadra di Simone Inzaghi ha la grande chance al 29′ con Lulic che trova un varco sulla sinistra per Milinkovic-Savic: il serbo pesca Parolo in area di rigore, il pallone ben piazzato sul secondo palo viene deviato quel tanto che basta da Costa per salvare la porta di Skorupski. La Lazio inizia ad essere padrona del campo, pur perdendo sporadicamente qualche pallone antipatico. Al 34′ Immobile “strozza” una conclusione che Skorupski toglie dall’angolino basso alla sua destra, due minuti dopo lo stesso centravanti non trova la potenza. Peggio ancora fa Felipe Anderson al 40′, che sfrutta una voragine sulla destra ma conclude debolmente tra le braccia di Skorupski, ignorando peraltro l’accorrente Immobile per quello che sarebbe stato un facile assist.




FULMINE KRUNIC – Il primo tempo si chiude con Radu provvidenziale nell’anticipare Maccarone pronto alla deviazione vincente di testa, e con una fucilata di Parolo dalla distanza che trova il solito implacabile Skorupski alla deviazione. Il portiere polacco intercetta anche un cross rasoterra dal fondo di Immobile che avrebbe trovato Felipe Anderson pronto per la deviazione in rete. Nella ripresa la musica non cambia, con l’Empoli subito vivace ma poi attento soprattutto a non prenderle. Dopo 4′ infatti la prima azione degna di nota è uno scambio tra Pucciarelli ed El Kaddouri, con quest’ultimo che svirgola la conclusione da ottima posizione. La Lazio risponde all’11’ con Skorupski che respinge un colpo di testa di Milinkovic-Savic, con Lulic che non arriva per un centimetro al tap-in vincente. Entra Keita per il centrocampista serbo, ma la partita sembra un film già visto con la beffa dietro l’angolo. Che si concretizza al 22′ quando Krunic pesca il clamoroso jolly dalla distanza, un eurogol che beffa Strakosha a fil di palo e porta inaspettatamente in vantaggio l’Empoli.






IMMOBILE-KEITA, EMPOLI RIBALTATO
– Sembra una maledizione, ma altrettanto a sorpresa la reazione della Lazio è immediata. Palla al centro, un pallone finisce sui piedi di Felipe Anderson sulla trequarti, si impenna sul traversone del brasiliano per una deviazione proprio di Krunic, si avventa in area Immobile che brucia sul tempo Bellusci e scarica in rete l’uno a uno. Si riparte, i minuti scorrono veloci: due cambi per l’Empoli con Thiam e José Mauri che rilevano Maccarone e Croce. Entra Djordjevic, alla Lazio manca una boa a centro area, ma al 35′ è Felipe Anderson a trovare la palla giusta da mettere nel mezzo, con Keita che arriva alla conclusione e Skorupski che viene beffato, complice una deviazione col braccio di Costa, col pallone che si insacca sotto la traversa. E’ la svolta per una Lazio che nel finale non rischia più nulla e dopo i 4′ di recupero scaccia via gli incubi vissuti contro Chievo e Milan: e, in un colpo solo, anche il tabù Empoli. Al Castellani non si vinceva dal 2005, questi tre punti profumano d’Europa.




IL TABELLINO

EMPOLI-LAZIO 1-2

Marcatori: 67′ Krunic (E), 68′ Immobile (L), 80′ Keita (L)

EMPOLI (4-3-1-2): Skorupski; Laurini (78′ Veseli), Bellusci, Costa, Pasqual; Krunic, Diousse, Croce (73′ Mauri); El Kaddouri; Pucciarelli, Maccarone (71′ Thiam). A disp. Pelagotti, Dimarco, Cosic, Zambelli, Barba, Buchel, Zajc, Tello, Marilungo. All. Giovanni Martusciello

LAZIO(4-3-3): Strakosha; Basta (85′ Bastos), Wallace, Hoedt, Radu (78′ Djordjevic); Parolo, Biglia, Milinkovic (57′ Keita); Felipe Anderson,Immobile, Lulic. A disp. Borrelli, Vargic, de Vrij, Patric, Lukaku, Crecco, Tounkara, Murgia, Mohamed. All. Simone Inzaghi

ARBITRO: Rizzoli (sez. Bologna).

Ass: Di Liberatore-Di Iorio. IV: Longo. Add: Russo-Ros

NOTE. Ammoniti: 2′ Costa (E), 60′ Biglia (L), 84′ Diousse (E), 93′ Veseli (E). Recupero: 4′ st.




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