di Fabio BELLI (foto © Antonio FRAIOLI)

“L’ha ripresa Vecino!!!” Quel grido in una telecronaca di Champions voleva forse suonare un po’ beffardo, non tanto per l’importanza del momento di quell’Inter-Tottenham ma perché richiamava la grande beffa del 2018, una qualificazione in Champions persa per un gol in maniera particolarmente dolorosa. Neanche i più ottimisti avrebbero pensato che sarebbe diventato, pochi anni dopo, uno slogan della più sfrenata esultanza laziale, da Lazio-Torino a Celtic-Lazio fino a questo fondamentale gol che ha mandato al tappeto all’Olimpico dopo quasi 8 anni la banda del Gasp in campionato. L’uruguagio della “Garra Charrua” è stato l’uomo della provvidenza, ma questo Lazio-Atalanta passerà agli archivi anche per aver visto finalmente lampi di qualità al 100% dei tanto attesi nuovi acquisti, da Guendouzi a un super Castellanos fino a Isaksen che ha fatto cambiare passo alla squadra nel momento più difficile. Quello che serve per tornare grandi, in attesa di registrare anche la difesa.




FORMAZIONI – Per Sarri cambiamenti e conferme rispetto a Glasgow: c’è Casale in difesa in luogo di Patric, a centrocampo Guendouzi e Rovella assieme a Luis Alberto. In attacco il forfait di Immobile lancia Castellanos per la seconda volta di fila titolare in Serie A, confermati Felipe Anderson e Zaccagni. Nell’Atalanta Gasperini ritrova Scamacca al centro dell’attacco, sostenuto da De Ketelaere e Pasalic.

PARTENZA SHOW, POI FRENATA – La Lazio parte aggressiva e già al 5′ trova il gol: calcio d’angolo di Luis Alberto battuto come sempre teso verso la porta, deviazione di De Ketelaere col pallone che finisce alle spalle di Musso per il più classico degli autogol. All’11’ è già raddoppio: grande azione dei biancazzurri con Zaccagni che si attiva e apre sulla destra per Felipe Anderson che affonda e crossa teso al centro dove irrompe Castellanos che realizza di destro il suo primo gol con la maglia della Lazio. Al quarto d’ora padroni di casa vicinissimi al tris, su punizione di Luis Alberto una deviazione porta Casale al tiro a due passi da Musso che respinge però il tentativo tenendo l’Atalanta in partita. Al 18′ ancora bella uscita della Lazio e traversa di Guendouzi con una potente conclusione dal limite. È un vero show della Lazio ma dopo l’iniziale dominio avversario al 25′ l’Atalanta ha una grande chance: cross deviato in area biancazzurra e Pasalic, da due passi, manca l’appoggio in rete di testa mettendo fuori. L’Atalanta ha comunque buon gioco sulle palle aeree e al 33′ accorcia le distanze: errato disimpegno della difesa laziale, cross dalla sinistra a centro area per Ederson che irrompe con perfetta scelta di tempo e di testa sigla il 2-1. Al 36′ ancora affondo atalantino con Zappacosta chiuso in angolo da Hysaj, quindi al 42′ va al destro a giro Scamacca senza inquadrare però lo specchio della porta. Lazio che riprende fiato dopo la grande partenza che per un soffio non si è concretizzata nel terzo gol e i bergamaschi sono riusciti quindi a tornare in partita. 3′ di recupero e Musso, dopo aver rischiato l’errore su un retropassaggio, salva di pugno su un altro corner di Luis Alberto forte e teso verso la porta.

VECINO EVITA LA BEFFA – L’Atalanta riparte nel secondo tempo con un cambio, Gasperini inserisce Koopmeiners al posto di Pasalic. Dopo 3′ De Ketelaere scappa via sulla sinistra, trovando la risposta a mano aperta di Provedel. Al 10′ doppio cambio per una Lazio che non è riuscita a ripartire come nel primo tempo, Vecino e Pedro prendono il posto di Luis Alberto e Zaccagni. La Lazio prova a pungere in contropiede, al 14′ annullato gol di Pedro scappato via in fuorigioco, quindi Gasperini inserisce Lookman al posto di Scamacca. Al 18′ arriva il pareggio dell’Atalanta: cross da calcio d’angolo e Kolasinac salta più alto di tutti firmando il 2-2. Nella Lazio subito cambio con Kamada che prende il posto di Guendouzi. Al 25′ nell’Atalanta dentro Muriel al posto di De Ketelaere, al 29′ Pedro sfonda a sinistra e crossa per l’inserimento di Kamada, che di testa spedisce tra le braccia di Musso. Proteste laziali per un contatto in area su Kamada, Orsato lascia proseguire. Sarri inserisce Isaksen e Cataldi al posto di Felipe Anderson e Rovella, subito fiammate del danese che al 35′ calcia di poco alta una punizione di sinistro. Holm e Bakker sostituiscono Zappacosta e Ruggeri nell’Atalanta, al 38′ la Lazio trova il nuovo vantaggio: apertura di Marusic per la testa di Castellanos che trova la perfetta sfonda per Vecino, girata al volo dell’uruguagio che insacca il 3-2. Ammonito Vecino per l’esultanza sul gol, si infiamma il finale di partita e viene espulso anche Sarri dalla panchina laziale. Provedel attento su una girata di Lookman, quindi ancora insidia su un corner atalantino. 5′ di recupero ma la Lazio resiste agli ultimi assalti bergamaschi, con l’ultimo tentativo al 93′ su una punizione di Muriel. La festa di Glasgow può continuare.

IL TABELLINO

SERIE A

LAZIO-ATALANTA 3-2

LAZIO-ATALANTA 3-2

Marcatori: 5` aut. De Ketelaere (L), 12` Castellanos (L), 33` Ederson (A), 63` Kolasinac (A), 83` Vecino (L)

LAZIO (4-3-3): Provedel; Marusic, Casale, Romagnoli, Hysaj; Guendouzi (64` Kamada), Rovella (78` Cataldi), Luis Alberto (55` Vecino); Felipe Anderson (78` Isaksen), Castellanos, Zaccagni (55` Pedro). A disp.: Sepe, Mandas, Patric, Pellegrini, Gila, Lazzari, Basic. All.: Maurizio Sarri

ATALANTA (3-4-1-2): Musso; Djimsiti, Scalvini, Kolasinac; Zappacosta, de Roon, Ederson, Ruggeri; Pasalic (46` Koopmeiners); De Ketelaere (70` Muriel), Scamacca (60` Lookman). A disp.: Carnesecchi, Rossi, Holm, Palomino, Bakker, Zortea, Adopo, Hateboer, Miranchuk. All.: Gian Piero Gasperini

Arbitro: Daniele Orsato (sez. di Schio)

Assistenti: Scatragli – Zingarelli

IV Ufficiale: Tremolada. V.A.R.: Di Martino,. A.V.A.R.: Abisso

NOTE: Ammoniti: 80` Ruggeri (A), 84` Vecino (L). Espulso: 86` Sarri (L). Recupero: 3` pt, 5` st






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