di Stefano BELLI

E c’è chi aveva ancora il coraggio di parlare di Champions League: dopo il brutto pareggio di oggi contro il Monza, la Lazio è definitivamente fuori dai giochi per l’Europa che conta davvero, e vista la qualità del gioco odierno viene quasi da dire “Meno male”. Solamente gli interventi di Mandas e i regali della retroguardia brianzola stavano per regalare ai biancazzurri i tre punti più insperati della stagione. Per non parlare dell’atteggiamento da primedonne di chi è stato sostituito, che ha indispettito i tifosi che a fine gara sono andati a tirare le orecchie a tutti.

I TITOLARI

MANDAS 7,5 – Attento e reattivo sulla bordata da fuori di Colpani, a metà del primo tempo viene graziato da Carboni che sbaglia un colpo di testa facilissimo nell’area piccola. Non si fa sorprendere nemmeno dalla fucilata di Pessina e chiude il primo tempo dicendo di no a Bondo. Nella ripresa è agevolato da Colpani che sbaglia l’aggancio e gli facilita l’intervento, si arrende solamente ai due guizzi di Djuric. Nel finale salva su Pablo Marí. Senza di lui la sconfitta sarebbe stata inevitabile e pure bella pesante.

PATRIC 5,5 – Al 25′ scaraventa in tribuna il pallone del raddoppio. Sbaglia completamente il tempo dell’intervento su Zerbin regalando al Monza una punizione dal limite che Colpani non sfrutta nel migliore dei modi centrando in pieno la barriera. In entrambi i gol di Djuric se lo perde in maniera scandalosa.

ROMAGNOLI 5,5 – La marcatura a uomo continua a rimanere il suo principale punto debole, negli uno contro uno appare fin troppo vulnerabile e gli attaccanti del Monza lo puntano incessantemente.

HYSAJ 6 – Impreciso nei cross, decisamente più sgamato nel leggere i movimenti degli avversari e anticiparne le mosse arrivando prima di loro sul pallone.

MARUSIC 6 – Prima della pausa non riesce ad agganciare un pallone troppo lungo per lui. Spesso e volentieri arretra per dare una mano in fase difensiva ma oggi serviva un miracolo per tenere la porta inviolata.

GUENDOUZI 5,5 – Meno brillante del solito, corre tantissimo a vuoto e soffre terribilmente la presenza di Bondo che gli scippa le chiavi del centrocampo. Se anche il francese (che comunque nel recupero si ritrova improvvisamente tra i piedi il pallone del KO sventato da Di Gregorio) si spegne son dolori.

KAMADA 6,5 – Vederlo così rinfrancato fa bene all’anima: solo un miracolo di Di Gregorio gli nega il suo secondo gol in Serie A. La troppa irruenza gli fa spendere un’ammonizione evitabile.

ZACCAGNI 5 – Entra in campo con troppa foga, se sabato scorso aveva tolto letteralmente le castagne dal fuoco, oggi fa più danni che altro. Primo ammonito della gara per un intervento in netto ritardo su Birindelli, rischia seriamente di prendere il secondo giallo (se non il rosso diretto) in almeno un paio di occasioni. Tudor, vedendolo così triggerato, decide molto saggiamente di non aspettare nemmeno l’intervallo per toglierlo dal campo. Peccato, era fondamentale fare affidamento su di lui per tutti i novanta minuti.

FELIPE ANDERSON 6 – Cerca di farsi largo sulla corsia di destra ma nessuno dei suoi compagni attacca la profondità e così deve spesso accontentarsi del calcio d’angolo. Un paio di accelerazioni devastanti che purtroppo restano fine a se stessi.

LUIS ALBERTO 6 – Sin dalle battute iniziali prova a inventare calcio ma non riesce a trovare l’acuto. Come al solito quando viene richiamato in panchina la prende con grande filosofia.

IMMOBILE 6,5 – Si fa trovare al posto giusto nel momento giusto, ribattendo in rete dopo la paratissima di Di Gregorio sul missile di Kamada. Un ritorno al gol attesissimo per il numero 17 che finalmente si sblocca, è presente, ma deve lavorare ancora un pò per tornare alle sue prestazioni migliori.

I SUBENTRATI

Dal 32′ CASALE 5 – Tudor si rende conto che la squadra è troppo sbilanciata in avanti e soffre le pene dell’inferno in fase di ripiego, così decide di rinforzare la difesa con quello che diventerà il secondo ammonito della gara, il problema è che di alternative non ce ne sono più (a meno di non voler considerare Pellegrini come tale).

Dal 65′ VECINO 6,5 – Sfrutta perfettamente l’incomprensione tra Donati, Akpa Akpro e Di Gregorio per riportare avanti la Lazio in una gara dove il Monza aveva tutte le carte in regola per vincerla in scioltezza.

Dal 65′ CASTELLANOS 5,5 – Né carne, né pesce, né contorno, né dessert, né….

Dal 65′ CATALDI 5 – Era meglio se rimaneva in panchina.

Dall’82’ PEDRO s.v.

L’ALLENATORE

TUDOR 5,5 – Contro una squadra ben organizzata e dotata di parecchie individualità interessanti emergono tutte le lacune (tecniche e comportamentali) dei biancazzurri che in fase di possesso sono troppo imprecisi e in difesa ballano troppo e trovano il vantaggio quasi per caso. L’innesto di Casale non basta a dare equilibrio alla manovra, un preoccupante passo indietro rispetto alla vittoria con il Verona. Dovrà gestire inoltre uno spogliatoio sempre più indisciplinato, viste le reazioni di Luis Alberto, Immobile e Zaccagni quando hanno lasciato il campo.

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