Angelo Mariano Fabiani, nuovo Direttore Sportivo della Lazio, si è presentato nella sala stampa del Lazio Training Center, pronunciando di fatto le sue prime parole ufficiali da nuovo DS biancazzurro, presentando il suo ruolo nel club:




Sono contento, soddisfatto e onorato di assumere questo ulteriore ruolo. Sapete che l’anno scorso mi sono dedicato alla Lazio Primavera e anche alla Lazio Women, dove ho scoperto dei valori e mi sono appassionato. Sono ruoli che conserverò anche in questa stagione in cui mi occuperò della prima squadra, cercando di apportare il mio piccolo contributo d’esperienza al mondo del calcio, dopo aver girato per 30 anni praticamente tutta l’Italia. Spero di non tradire la fiducia della proprietà alla quale va il mio ringraziamento, così come va il mio ringraziamento a ogni singolo componente dello staff della Società Sportiva Lazio. Un ringraziamento particolare lo devo a una figura per me importante, il segretario generale Calveri. Una società senza un ottimo segretario fa fatica a ottimizzare il proprio lavoro. Un ringraziamento anche al mio compagno di viaggio Enrico Lotito, che sto instradando verso quello che è un percorso dirigenziale, sia lui sia altri collaboratori l’anno scorso mi hanno dato molte soddisfazioni. Sono un direttore sportivo un po’ anomalo, più che DS mi definisco gestore del gruppo squadra e di tutte le situazioni che ruotano intorno ad essa. Preferisco lavorare nell’ombra e nel silenzio anche se dipende a come vanno le cose“.

Sugli acquisti c’è stata una condivisione, non ho fatto nulla da solo perché tra le varie componenti, dal presidente allo staff tecnico c’è stata una condivisione su tutto. Io non amo dire “io io io”, amo dire “noi” perché ogni tesserato deve essere al servizio della Lazio e non la Lazio al servizio del singolo. Se si sbaglia questo concetto non si ha futuro e non si ha ben compreso cosa significa lavorare in una società di calcio che oggi è un’azienda vera e propria. Non credo ci sarà bisogno di far capire questo basilare, quasi stupido concetto ma ove ci fosse bisogno lo andremo a specificare ai singoli. Tornano ai nuovi acquisti, la nostra preoccupazione è stata soprattutto riguardo, oltre al fattore tecnico, il fattore mentale e caratteriale dei ragazzi. Non volevamo inserire nello spogliatoio elementi che non avessero la giusta mentalità, elementi di possibile “disturbo”. Abbiamo puntato su ragazzi che sono già professionisti che si sono subito integrati nello spogliatoio dello scorso anno, che è rimasto praticamente integrato fatta eccezione per Milinkovic. Nel ringraziarli per aver accettato la Lazio, perché non nascondo che avevano anche altre richieste, aver voluto fortemente il nostro club tanto che il Taty ha già l’Aquila tatuata sulla tibia e Isaksen ha voluto solo Lazio. E al di là di azioni di disturbo di altri club anche Kamada ha voluto fortemente venire nella Città Eterna“.

Il DS Fabiani risponde alle domande dei giornalisti presenti: “Il mio obiettivo è dare alla Lazio il valore della mia esperienza trentennale. Il mercato è aperto fino al 31 agosto, i giocatori di movimento e sono stati chiusi per tempo. Castellanos è stato il primo ad arrivare perché la necessità del vice-Immobile c’era dall’anno scorso, abbiamo poi lavorato per sostituire Milinkovic e completare la rosa. Oggi abbiamo chiuso Sepe, domani farà le visite mediche e abbiamo colmato anche la casella del portiere: è stato un percorso tortuoso, abbiamo un po’ “giochicchiato” e il mercato va saputo affrontare“.

Ci sono operazioni che si cerca di mandare in porto a tutti i costi, altri che si lasciano aperte per arrivare ad ottenere altri risultati. Le tematiche di mercato sono veramente complesse, noi oggi siamo consapevoli di aver preso un ottimo portiere con esperienza nella massima categoria, non c’è rimpianto su giocatori che non sono venuti (Lloris ndr) perché di fatto nessuno ha detto no alla Lazio. Su Guendouzi siamo in fase di riflessione, dal punto di vista di giocatori di movimento abbiamo chiuso, se ci saranno delle uscite bisognerà provvedere a fare delle entrate e da qui alla fine si potrebbe chiudere per Guendouzi o per qualche altro giocatore, questo al momento non lo possiamo prevedere. Al momento però siamo a posto così, abbiamo rinforzato la squadra anche in termini numerici e viviamo questa fase finale di mercato nella maniera più tranquilla e serena“.

Berardi e Zielinski erano tra i calciatori segnalati dal nostro allenatore, poi ci sono situazioni che non possono andare in porto e si procede su altre soluzioni. Noi abbiamo lavorato per abbassare l’età media, Zielinski, sempre premesso che il Napoli lo mandasse via, poteva essere oggetto di valutazione così come Berardi. Bonucci può essere un’idea suggestiva, non si può discutere la sua carriera. Le valutazioni di mercato terminano all’ultimo secondo di mercato, il necessario lo abbiamo fatto anzitempo, è andato via Milinkovic e probabilmente andrà via Marcos Antonio e abbiamo agito subito, senza far mancare le cosiddette ricariche al mister. I nuovi hanno bisogno di tempo, il mister stesso sottolinea come ad esempio nel reparto difensivo siano necessari mesi per iniziare a giocare con lui, diamo tempo ai ragazzi. Parlo col mister tutti i giorni, sono arrivati giocatori nuovi e bisogna dar loro tempo di calarsi nella nuova realtà tecnico-tattica. Lo stesso sarebbe accaduto probabilmente anche con Berardi, per Zielinski abbiamo fatto anche un’offerta ufficiale al Napoli alla quale però non abbiamo mai avuto risposta. Tutte le scelte comunque, ci tengo a sottolinearlo ancora, sono state condivise“.

Quello che si è fatto nel passato non conta nulla, conta ciò che si fa nel prossimo futuro. Non mi interessa il giudizio altrui, mi interessa mettermi a disposizione della Lazio per conseguire nuovi traguardi, vedremo quali saranno. 30 anni ininterrotti a lavorare nel mondo del calcio non sono pochi, poi sarà il tempo a dire se abbiamo operato bene o male“.






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