In un’intervista esclusiva pubblicata integralmente sul sito www.sitiscommesse.com, il giornalista sportivo che più ha legato il suo nome a quello del Milan, Carlo Pellegatti, ha condiviso alcuni ricordi dell’ex presidente Silvio Berlusconi, ha discusso del mercato del Milan tra le partenze importanti e i possibili nuovi arrivi, e ha affrontato il tema della rivalità con l’Inter.

Pellegatti ha iniziato omaggiando Silvio Berlusconi, definendolo un maestro per lui, avendo avuto la fortuna di lavorare a Mediaset, dove Berlusconi seguiva personalmente le trasmissioni e forniva correzioni e suggerimenti per migliorare. Ha sottolineato l’attenzione di Berlusconi per la forma delle trasmissioni, incoraggiando a parlare dei giocatori presenti per evitare di abbassare l’entusiasmo degli spettatori elencando quelli assenti.

Il giornalista ha ricordato i complimenti ricevuti da Berlusconi, che lo considerava un valore aggiunto per il Milan, e ha sottolineato che Berlusconi amava la vita e la passione, quindi apprezzava la sua voce alta.

Passando alle partenze importanti nel Milan e al calciomercato, Pellegatti ha citato la separazione tra Paolo Maldini e il club come un trauma per i tifosi. Nonostante ci fossero state divergenze, Pellegatti ha ammesso che la partenza di Maldini è stata un colpo inaspettato. Ha sottolineato che il tifoso milanista è scioccato, ma ora sostiene la squadra e spera che la nuova dirigenza compri grandi giocatori per creare un grande Milan.

Riguardo ai possibili nuovi arrivi, Pellegatti ha menzionato i nomi di Marcus Thuram, Sinisterra del Leeds e Loftus-Cheek come giocatori che gli piacerebbe vedere nel Milan, aggiungendo che anche Milinkovic-Savic sarebbe stato un ottimo rinforzo. Tuttavia, ha ammesso che questi nomi sono solo delle sue preferenze personali e che potrebbero non concretizzarsi.

Sul fronte degli allenatori, Pellegatti ha evitato di fare pronostici, poiché ritiene che Pioli rimarrà l’allenatore del Milan e ha espresso il suo dispiacere nel caso in cui uno dei tre allenatori citati (Sarri, Italiano e De Zerbi) prendesse il posto di Pioli.

Quando si è discusso di Zlatan Ibrahimovic, Pellegatti ha espresso il desiderio di vederlo coinvolto nel Milan come club manager a Milanello, unendo la squadra e la dirigenza, mentre Pioli rimarrebbe l’allenatore principale.

Infine, riguardo agli obiettivi del Milan per la prossima stagione, Pellegatti ha affermato che il club deve puntare sempre ai massimi traguardi, inclusa la finale di Champions League. Ha sottolineato che l’importante è essere in forma al momento giusto e ha commentato la sconfitta in semifinale contro l’Inter, attribuendola alla superiorità della squadra nerazzurra in quel momento.

L’intervista si è conclusa con un riferimento alla finale di Istanbul del 2005, ricordando che l’Istanbul potIn questa intervista esclusiva, il giornalista sportivo del Milan, Carlo Pellegatti, ha condiviso alcuni ricordi dell’ex presidente Silvio Berlusconi, ha discusso del mercato del Milan tra le partenze importanti e i possibili nuovi arrivi, e ha affrontato il tema della rivalità con l’Inter: “Se fossi sincero, da milanista mi auguravo che l’Inter non vincesse e anche se la gente se lo può immaginare, non è bello sentirselo dire anche se c’è rivalità cittadina. Io ero a una cena di gala a Bergamo dopo il torneo della solidarietà. Ero lì a mangiare con mia moglie e c’era un tabellone quindi guardavo… comunque te lo dico, sarebbe stato un weekend pesante per il tifoso del Milan se avesse vinto l’Inter. Ma non aggiungo altro, perché è sempre brutto dire “mi auguravo che perdesse”. Dirti che mi auguravo che vincesse però no, perché l’Inter è una rivale quindi non posso augurarmi che l’Inter vinca la Champions League. Hanno comunque giocato una buona partita, non devono avere rimpianti e sono stati sfortunati anche nel finale. Ma è un problema loro, io penso al Milan”.

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