di Fabio BELLI

Reina 6.5: Ottimo sui piazzamenti in porta, freddo su un’occasione di Calhanoglu. Peccato solo per un paio di uscite a vuoto, è comunque la solita sicurezza coi piedi.

Marusic 7: Continuiamo a dirlo, non è un difensore e nel primo tempo una sua distrazione rischia di costare cara. Ma gioca un match di straordinaria applicazione, senza negarsi affondi importanti.

Acerbi 7.5: Rieccolo il Leone, dopo qualche prova opaca torna una bestia in marcatura e infatti la Lazio smette di rischiare sui calci piazzati. Non disdegna le maniere forti su Hernandez, anche se questo gli costa un’ammonizione pesante.

Radu 7.5: Il record di presenze gli sta regalando una seconda giovinezza, straordinario per senso della posizione, grande sicurezza al momento di smistare il pallone e fornire assistenza a Lulic.

Lazzari 7.5: Avesse avuto un numero in meno di piede, avrebbe festeggiato un altro meritatissimo gol. Queste sono le partite che lo esaltano, la Lazio può ripartire e lui fa a pezzi qualunque avversario gli si pari davanti.

Milinkovic-Savic 7.5: Chi sa di calcio ha bene inteso la sostanza della sua prestazione. Meno appariscente del solito ma sempre nel cuore della manovra, bravo anche a raddoppiare sulla sinistra quando a Lulic serve una mano.

Lucas Leiva 8: Incredibile: a Napoli al di là degli errori sembrava aver evidenziato una condizione al tramonto. Preoccupazioni superate, come la Fenice rinasce con una serata da mazzolatore, calamita una quantità infinita di palloni e non per niente la difesa non soffre più.

Luis Alberto 7.5: Un altro che in teoria doveva stare così così, l’imbucata sul palo di Immobile è da urlo ma in generale la sua prova fa ammattire la difesa milanista.

Lulic 7: Finalmente torna a convincere, anche per lui Napoli sembrava una resa definitiva, invece stavolta dimostra di aver acquisito condizione: ci sarà bisogno anche del Capitano nel rush finale.

Fares (dal 22’st) 6: Entra bene e in fase propositiva si fa vedere, manifesta invece i soliti limiti quando viene puntato in fase di contenimento.

Correa 8.5: Come Leiva risorge dopo giornate no, anche se già col Benevento aveva fatto capire di poter vivere un finale di anno in crescendo. Ma stavolta è un Correa mai visto in questa stagione, il secondo gol è bullismo puro nei confronti del povero Tomori, in generale dispensa magie dal primo all’ultimo minuto. Magari sempre così.

Andreas Pereira 6 (dal 31′ st): Entra e porta freschezza e movimento, manca di incisività quando potrebbe piazzare la zampata, soprattutto mancando il tap-in dopo il palo di Immobile.

Immobile 7.5: Ha ripreso a colpire legni e quello di stasera è clamoroso, ma l’urlo liberatorio arriva solo pochi minuti dopo: Donnarumma gli aveva già negato il gol a inizio partita, come al solito mette una generosità impossibile da vedere per uno con le sue medie realizzati.

L’all. Simone Inzaghi 8: “Noi le finali le giochiamo così”, il mister esalta (citando peraltro Tare che l’aveva detto prima della partita, la sintonia prelude al rinnovo) e picchia duro anche di fronte ai soloni di Sky. E’ rientrato carinissimo e la squadra lo ripaga con la miglior prestazione della stagione, forse alla pari con Dortmund e derby.

 

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