di Alessandro DE CAROLIS 

Le pagelle di Lazio-Nizza per il 4° turno del girone K di Europa League. Lazio qualificata matematicamente ai sedicesimi con due turni d’anticipo con un primo posto a suon di vittorie.

Strakosha 6: prende la sufficienza vista la sua partita con interventi di ordinaria amministrazione. Non si sporca i guantoni fino al 60’ con un tiraccio di Sneijder. Quasi inutile per lui la doccia finale.

Patric 6: come terzino si adatta molto bene anche come centrale a tre. L’impegno dello spagnolo c’è sempre e ciò viene apprezzato dal mister. Attento nella fase difensiva, aiuta Marusic sulla destra giocando semplice ma efficacemente.

De Vrij 7: Stefan gioca di fino come sempre. Lì dietro da una qualità e una tranquillità da far rendere tutto più semplice. Nessun turnover per l’olandese che dimostra il suo momento fisico positivo. Imprescindibile. Nel finale evita un paio di pericoli.

Luiz Felipe 7: partita suntuosa del giovane difensore brasiliano. Bravo e attento nelle coperture. Dimostra anche un piede raffinato per potere impostare da dietro l’azione. Interessanti i suoi suggerimenti per Lukaku sulla sinistra. Non disdegna qualche progressione con palla al piede per far salire la squadra. Al 83’ straordinaria chiusura su Balotelli a sventare una chiara occasione da gol.

Marusic 7: Adam cresce di partita in partita. Elemento tutto fare in questa Lazio. Copre, spinge e va alla conclusione quando può. Si fa apprezzare con la conclusione al volo al 30’ sugli sviluppi di un calcio d’angolo. Un collo pieno, in perfetta coordinazione indirizzato sul secondo palo, che trova la deviazione di un avversario in corner. Pochi minuti dopo prova un assist al volo di prima per Murgia sul cross di Luis Alberto.

Murgia 6: partita generosa e di sostanza per il giovane aquilotto. Non dà il suo meglio vista la partita statica di quest’oggi. In fase di interdizione è sempre prezioso e i suoi inserimenti sono preziosi per i meccanismi della Lazio (dal 59’ Lulic 6.5: entra e da il suo miglior contributo quando viene spostato sulla sinistra con l’uscita di Lukaku. Senad non si risparmia mai, Inzaghi lo butta nella mischia proprio per dare una scossa ai suoi ragazzi).

Leiva 6.5: Lucas e i suoi dieci anni di Liverpool sono l’arma in più per il centrocampo della Lazio. Dalle sue parti non passa un solo pallone. I ritmi di quest’oggi facilitano il suo compito.

Luis Alberto 6.5: non la migliore partita per Luis dopo questi primi mesi magici. Il tanto turnover e una partita con bassi ritmi non aiuta l’estro dello spagnolo. Ma la sua presenza e le sue giocare sono comunque essenziali per la Lazio.

Lukaku 7: ottimo primo tempo come migliore in campo dei suoi. Strappa applausi e ravviva il gioco con le sue solite cavalcate inarrestabili sulla sinistra. Il suo strapotere fisico si apprezza anche nei contrasti difensivi. In due occasioni si aggiudica il boato dell’Olimpico per due disimpegni imperiosi (dal 74’ Parolo 7: Marco c’è sempre e comunque. Entra e dà il massimo per spingere i suoi alla vittoria. Non a caso è suo il colpo di testa sull’autogol di Le Marchand).

Nani 6: parte titolare dopo l’ottima prova a Benevento. La Lazio non gioca la sua migliore partita ma lui cerca di mettersi in mostra con le sue serpentine imprevedibili. Il portoghese sta crescendo fisicamente e sarà di certo un elemento in più in grado di spaccare le partite (dal 59’ Milinkovic 6: non in serata il giovane talento serbo. Entra quasi come svogliato giocando con troppa sufficienza e leziosità i palloni. Inizia bene col primo suggerimento per Lukaku ma poi cala col passare dei minuti).

Caicedo 6: arrivano pochi palloni interessanti al puma biancoazzurro. Sempre fastidioso agli avversari con il suo pressing sul portatore di palla. In area avversaria la sua presenza si sente ma soffre il basso ritmo della sua squadra.

 

All. Inzaghi 7.5: “man of the match” perché è lui che l ha vinta con la sua mentalità vincente e il suo carisma. Voleva chiuderla oggi e così ha fatto. Dopo un primo tempo con un turnover razionale e necessario ha mandato un messaggio alla squadra con gli innesti dalla panchina. Tre cambi del calibro di Milinkovic, Lulic e Parolo. È il suo momento, è la sua annata. È una Lazio super, mai aveva vinto 4 partite consecutive in un girone di una competizione europea.

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