di Giorgio BICOCCHI 

Stavolta non finisce (era ora…) come a Lecce, Salerno e Verona: la Lazio non si fa rimontare ma raddoppia e vince. Pochi squilli di tromba: in fondo abbiamo prevalso sul campo di una pericolante col peggior attacco del Campionato… Ottimi i primi venti minuti, in trincea – come se l’Empoli fosse un clone del Brasile ‘70 – ad inizio ripresa. Di nuovo brillanti nel finale. Insomma, tre Lazio in una. Occorrerà trovare presto una sintesi perché la classifica mica può piacerci anche dopo essere passati al “Castellani”…




Primo tempo

– Praticamente passiamo al primo affondo, costruendo tre occasioni in una. Al termine di un flipper e’ Guendouzi, al secondo gol in venti giorni, a spiazzare Caprile;

– Non ci accontentiamo e andiamo ancora avanti. Sorretto da ritmo e tigna sfioriamo il raddoppio, prima con Ciro, poi con Guendouzi…;

– “Aho, più occasioni in venti minuti che in tutto il mese di dicembre”, ci scrive un amico. Forse esagerando ma mica tanto, in fondo…;

– Che sia un anno così lo si nota subito dopo. Prima esce Immobile, poi Luis Alberto. E non è una duplice, bella notizia…;

– Kamada e’ vispo, Rovella impreciso e un po’ falloso. L’unico ad avere le idee chiare e’ Guendouzi. Ma la Lazio arretra, non riparte più. E inizia a subire pericoli…;

– Prima Provedel toglie dall’angolo un tiro telefonato che però Guendouzi aveva deviato. Poi c’è il tentativo di Maldini (si, il figlio di Paolo e nipote di Cesarone) a tenere desto Provedel, ex della sfida;

– Felipe più concreto di Zaccagni (in campo nonostante il lutto per la morte del nonno). La Lazio non e’ più intraprendente come nell’avvio. Patric viene ammonito, Gila sbroglia…;

– L’Empoli ha comunque il merito di aver chiuso la frazione con il risultato in bilico: forse, dopo i primi, soffertissimi venti minuti, neppure ci credeva…;

– All’intervallo i Laziali si interrogano: che Lazio vedremo nella ripresa? Vedete quanto incidono gli incubi patiti a Lecce, all’Arechi e al Bentegodi?;

Secondo tempo

– E infatti, come previsto, Rovella si fa subito ammonire…;

– Perdiamo le distanze, l’Empoli preme, fa legna e spinge. E Provedel diventa Batman ipnotizzando prima Baldanzi, poi Maldini e Fazzini. Un vero muro, Ivan;

– Insomma, soffriamo non poco. Non riusciamo ad uscire dalla metà campo e non sono bei momenti;

– Poi, all’improvviso, il nostro squillo. Che, praticamente, varrà il terzo blitz esterno. Fa tutto Zaccagni, autentica zanzara nell’area azzurra;

– “Aho, questa sarà andata, che dici?”, annota un amico ricordando le vecchie fregature patite in trasferta…;

– Sarà così perché l’Empoli non sprinterà più e anzi la Lazio andrà vicinissimo alla terza marcatura con il Taty (e sarebbe stato record stagionale non avendo mai messo a segno tre reti…);

– Ora tre giorni di riposo. Poi, da Santo Stefano, concentrati sulla sfida con il Frosinone in cui non ci saranno Lazzari, Ciro e il Mago. “Chissà, potrebbe essere un turno pro-Lazio… mica andrà sempre tutto male”, tuona un amico. Mah, questa Lazio potrà di nuovo convincerci appieno solo con una sfilza di successi…






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