Il tecnico della Lazio, Maurizio Sarri, ha commentato in conferenza stampa il pareggio della formazione biancazzurra al “Bentegodi” di Verona:

“La superiorità numerica? Per poco tempo c’è stata, 12-13 minuti sono stati in dieci. La partita ce l’abbiamo avuta in mano, non c’è stato un tiro in porta. Nell’episodio del gol quello era un cross. Dovevamo chiuderla, certe situazioni non sono state sfruttate. La squadra ha fatto comunque una buona partita. La gestione del vantaggio era serena, ci è mancata la capacità di andare in gol che negli anni scorsi avevamo”.

“Segnali positivi ne ho visti tanti, rimane l’amarezza per il risultato. L’atteggiamento è stato buono, abbiamo concesso poco. Valutiamo la prestazione e ci dispiace per il pubblico, c’erano tanti laziali che si sono fatti sentire qui in trasferta”.

“Navighiamo a vista, pensiamo a mercoledì. Faccio fatica a pensare chi sia la prossima squadra. In questa tonnara la fatica è pensare a chi c’è alla prossima. Questa sfida non c’entra nulla con Salerno. Il gol è arrivato in maniera causale preso da una squadra che non ha concesso niente”.

“Oggi posso essere amareggiato per il risultato, ma la squadra ha fatto una buona prestazione, questa era una squadra difficile, le tante palle lunghe potevano creare una gara sporca. Il palleggio è stato di buona qualità forse anche più del solito. Abbiamo subìto un gol casuale su un giocatore che voleva crossare”.

“Siamo al limite, se fosse stato il difensore a mettere la mano sarebbe stato rigore? Non credo, per me il gol era regolare. In occasione delle spinte, la valutazione dell’entità deve essere fatta dall’arbitro. Siamo ai limiti del protocollo. Casale lo tocca, poi se vai a vedere uno che ti tocca in un fermo immagine, cambia tutto. E poi Casale lo tocca solamente perché l’altra stava provando a trattenergli la maglia. È il figlio di Ayroldi? Il babbo sembrava meglio…”

“Se si va a ritroso, Genoa, Salerno e Lecce è colpa nostra. Oggi faccio fatica a dirtelo, ho visto una squadra di livello. Secondo me questa è una prestazione che, con un pizzico di fortuna, vinci 2-0. L’importante sarebbe continuare su questa strada, in modo che l’episodio rimanga fine a se stesso. Alla lunga penso che sia complicato pareggiarle partite di questo tipo”.

“Non m’era mai capitato di subire tante rimonte, ci sono partite in cui bisogna prendersi delle responsabilità perché se la squadra muore mentalmente è tutta colpa nostra. Oggi non ho visto la squadra che ha dato segnali di cedimento, la sensazione è che eravamo completamente padroni della gara. La lascio tra le casualità e gli episodi sfortunati”.

“Gli uomini si stanno utilizzando tutti. Felipe è quello che ha avuto più difficoltà in stagione, oggi mi è sembrato più vivo. Fisicamente ha i soliti dati degli anni scorsi, mi sembra il problema di uno che si spegne più frequentemente del solito. Siamo in un momento in cui facciamo fatica a trasformare in gol tutta la supremazia che riusciamo ad avere. Non c’è che da insistere, questi giocatori hanno sempre fatto e piano piano questi numeri devono tornare fuori”.

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