di Claudio CHIARINI

E’ uscito il calendario di Serie A e da molte parti leggo commenti negativi sulla difficolta della partenza assegnata alla Lazio. Anche stavolta, come spesso mi accorgo che accade, il mio pensiero va contro corrente. Non ritengo infatti che l’avvio della Lazio si particolarmente difficile: dico che non è nè difficile nè facile. E’ quello che è: si giocano partite contro altre squadre di Serie A.




Se però devo fare un commento sul calendario, mi viene da pensare che la Lazio, in realtà, più che concentrarsi sulla difficoltà sempre elevata di ogni match di Serie A, sia che si affronti la capolista, sia che si giochi contro l’ultima delle neopromosse, ha da concentrarsi sulle molte frecce da scoccare contenute nella faretra del proprio arco, perchè per come è stato strutturato il discorso delle amichevoli precampionato, Sarri, molto intelligentemente dal mio punto di vista, ha evitato di affollarne il programma, cancellando addirittura il possibile test contro la Juventus che era previsto per il 13 o il 14 agosto, quindi a ridosso della prima giornata di campionato. Il Comandante e il suo staff ritengono infatti che sia fondamentale il lavoro continuo e costante nel Centro sportivo di Formello allo scopo di affinare e ripulire il lavoro già impostato e portato avanti per gli scorsi due anni.

Eccolo dunque il possibile vantaggio della Lazio per una partenza sprint: approfittare del lavoro sul campo, quello che durante la stagione agonistica a Sarri manca come l’aria, evitando di andare a raggranellare spiccioli per il mondo con amichevoli magari prestigiose e roboanti, ma che spezzerebbero il ritmo e la costanza degli allenamenti. L’importante, in definitiva, non è tanto l’avversario che si affronterà, ma come lo si affronterà, con quale grado di preparazione, di concentrazione e di “garra”, e su questo aspetto il lavoro di Sarri fornisce le massime garanzie.






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