di Claudio CHIARINI

È ormai noto a tutti che l’attuale campagna acquisti della Lazio è condizionata pesantemente dal destino di due centrocampisti: il Sergente Milinkovic-Savic e il Mago Luis Alberto. Entrambi devono decidere se cambiare aria, oppure restare alla testa del “manipolo di fratelli” con a capo il Comandante Maurizio Sarri e godersi i frutti dell’ultima vittoriosa campagna: la conquista della Champions League.




La decisione però non dipende solo da loro, ma anche, o forse soprattutto, dalle scelte strategiche che compirà il Generale Lotito.
Per quanto riguarda il Sergente è noto che la sua massima aspirazione è sempre stata quella di approdare nella società e nella squadra che ha sempre preferito: il Real Madrid. Peccato però che quel treno sia passato già due anni fa e che, per un motivo o per un altro, Sergio lo ha perso. E dalla Spagna, quando più recentemente il procuratore del serbo si è presentato alla stazione per fare il biglietto, gli è stato comunicato che quel treno è stato soppresso e non passerà più. Ecco dunque che le destinazioni alternative, seppur appetibili, non possiedono il medesimo appeal. Sicuramente non quelle italiane, con la Juventus fuori dalle coppe che contano e un progetto tecnico ridimensionato, l’Inter e il Milan dotate di scarse disponibilità economiche, il Napoli forse troppo simile alla Lazio, anche nei colori, per giustificare un cambio di casacca. Leggermente differente il discorso riguardante le destinazioni inglesi. Fuori discussione l’interesse della corazzata Manchester City, fresca vincitrice della prima Champions della propria storia a coronamento di uno splendido triplete con Premier League e Coppa Nazionale. Restano però le altre tre piazzate: Arsenal, Manchester United e Newcastle. Da qui potrebbe arrivare l’insidia per il Comandante Sarri, anche perché ai tre club la moneta non fa certo difetto. Ma rientra il Sergente nei loro piani? Lo scopriremo solo vivendo. Ultima possibilità è che il treno da Madrid si rimaterializzi su sponda Atletico. In questo caso spetterà al Sergente decidere su una soluzione che ha sapore di ripiego rispetto al Real, di “vorrei, ma non posso”. Ecco dunque farsi strada l’opzione, non proprio peregrina, di un adeguamento e prolungamento con la Lazio ai livelli d’ingaggio del top player in assoluto biancazzurro: Re Ciro Immobile… Sempre che le sirene provenienti da Parigi non si rivelino veritiere e il Sergente non decida di regalarsi la “grandeur” all’ombra della Tour Eiffel indossando la casacca del Paris Saint Germain.

Passiamo ora al Mago che, già da mesi, pare abbia in tasca una proposta d’ingaggio “monstre” dall’Arabia Saudita. La scelta per lui è allettante: riempirsi per bene le “saccocce” e poi chiudere la carriera, come da sempre da lui desiderato, nell’amata Andalusia, sponda Cadice o Siviglia che sia. Ma qui subentra l’ambizione del calciatore: riuscirà a mollare la massima competizione sul più bello, dopo la stagione più splendente e sfolgorante della sua carriera, voltando le spalle all’agognato traguardo raggiunto della Champions per rintanarsi nella rovente bambagia del deserto arabico? Ovvio che il Mago ci stia pensando attentamente e che per aiutarlo a decidere occorrerebbe la stessa mossa necessaria per il Sergente, ovvero rinnovo e prolungamento ai livelli d’ingaggio di Re Ciro.
Sono queste le delicate decisioni di fronte alle quali si trova il Generale Lotito: scelte chiare, da compiere alla luce del sole, senza se, senza ma e, soprattutto, senza mistificazioni.






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