di Alessandro DE CAROLIS 

Ancora una giornata piena di colpi di scena, caratterizzata da risultati a tratti assurdi. Il podio della Serie A è del centro-sud col trio Napoli, Lazio e Roma. Juventus, Inter e Milan sono fuori dalle prime tre posizioni, e tocca risalire al 1920 per vedere una cosa simile.

Scudetto: capitolo oramai cosí a parte, che persino molti siti di scommesse sportive stanno giá pagando le vincite sul Napoli campione d’Italia. Ormai vince pure di corto muso e con un briciolo di fortuna, il clamoroso autogol del Lecce è da film comico.

Coppe Europee: Lazio con un passo in Champions (2ª con 58 punti). Tutti gli indirizzi la confermano come la piú certa del posto. Soliditá difensiva, bel gioco, gol da cineteca, assenza di impegni nelle coppe e scontri diretti favorevoli. Quando gioca una volta a settimana, quella di Sarri è una squadra fenomenale. Prova definitiva per Lotito in vista del calcio mercato estivo. L’allenatore è top, la rosa titolare c’è ed è di qualitá. Serve una panchina all’altezza di un palcoscenico come la Champions League. La Roma è terza in solitaria (53 punti), facendo il suo ma deve ringraziare soprattutto i suicidi di massa delle milanesi e dell’Atalanta. Giallorossi senza gioco, senza idee e trincerati in difesa come una neopromossa alle prime armi nella massima serie. Dybala realizza il rigore nei primi minuti di gioco per un tocco di mano di Schuurs. Se il migliore in campo è Smalling, la circostanza può dire tutto sulla partita. Il Milan è 4° con 52 punti e occupa attualmente l’ultimo posto utile per la Champions. Dopo il poker rifilato al Napoli, i rossoneri si inceppano in casa contro l’Empoli. Uno 0-0 che frena gli entusiasmi e getta ancor piú incertezza in vista dello scontro di mercoledí sera, match di andata per un pass alle semifinali di Champions. L’Inter (5ª con 51 punti) è nel periodo piú buio degli ultimi anni. Non vince da ben 5 gare, 6 contando la Coppa Italia. Ma se la squadra crea 50 occasioni a partita e ne realizza solo 1, non può essere soltanto colpa di Inzaghi. Lukaku in primis è sul banco degli imputati. Ma anche la societá,  che ha rinunciato a Sanchez e Dybala (entrambi fenomenali in questa stagione) per Correa e Lukaku (impalpabili e a tratti irritanti). Chiude la zona delle coppe europee l’Atalanta. La Dea è 6ª con 48 punti, con la Juve a -4. Il gioco spumeggiante di Gasperini è un lontano ricordo. La squadra bergamasca crea poco e concede tantissimo. La rosa c’è ed è pure di qualitá, forse è ora di cambiare allenatore.

Zona retrocessione: i risultati delle ultime 48 ore riaprono anche qui i giochi. La Cremonese prende forse l’ultimo treno e centra il suo secondo successo in campionato. La vittoria in casa della Sampdoria vale doppio, visto il sorpasso su quest’ultima lasciandole per di piú l’ultima posizione. La squadra di Ballardini recupera per ben due volte e centra il gol vittoria al 95′. Ma è il Verona che centra la vittoria più importante al ’95 con Gaich su regalo di Consigli. Due vittorie che fanno paura a Lecce (16° con 27 punti) e Spezia (17° con 26 punti). Ora gli scaligeri, terzultimi, sono rispettivamente a -5 e -4.

 

 

 

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