di Fabio BELLI (foto © Antonio FRAIOLI)

A conti fatti era importante arrivare quinti, a conti fatti serviva un punti e a conti fatti è arrivata la certezza: terzo anno consecutivo di supremazia cittadina su un progetto che gode di una grancassa neanche paragonabile a quella che accompagna le vicende laziali, sesto anno consecutivo in Europa per una società, una squadra, un club che vale ogni goccia dell’affetto dei 60.000 presenti stasera all’Olimpico. Pazzi, rissosi, indomabili laziali dentro e fuori dal campo: poco male se si litiga, ora Sarri va sostenuto coi fatti da parte di tutti perché il divertimento è appena iniziato. Deve essere così e ci sono i presupposti perché lo sia.

PRIMO TEMPO PIROTECNICO – Dopo 3′ cartellino giallo per Hongla per un fallo su Cabral, ma al primo affondo è il Verona a passare in vantaggio. Scambio tra Faraoni e Lazovic, cross in area per Simeone che si inserisce indisturbato e schiaccia di testa il vantaggio scaligero al 6′. Lazio subito vicina al vantaggio pareggio all’8′, Felipe Anderson sfonda sulla destra e appoggia per Cabral che conclude sull’esterno della rete. Subito dopo punizione piazzata in area da Cataldi, Luiz Felipe non arriva d’un soffio alla spaccata vincente. Al 14′ è già raddoppio Hellas: ripartenza che Kevin Lasagna conclude con una fucilata che colpisce entrambi i pali ma poi si insacca alle spalle di Strakosha. La Lazio però accorcia subito: al 16′ Felipe Anderson penetra sulla sinistra e serve un pallone che Cabral insacca realizzando il suo primo gol in biancazzurro. Viene ammonito Luiz Felipe per un fallo su Simeone, quindi cartellino giallo per Veloso per aver fermato una ripartenza di Zaccagni. La Lazio prova ad alzare il baricentro a caccia del pareggio e viene premiata al 29′: ancora un affondo di Felipe Anderson che si accentra dalla destra, vince un rimpallo in area e scarica alle spalle di Berardi. Alla mezz’ora cambio per Tudor che richiama in panchina Sutalo, inserendo Casale. Al 32′ un rinvio errato di Strakosha favorisce Caprari alla conclusione ma il portiere laziale riesce comunque a bloccare a terra. Il Verona non rinuncia comunque ad affacciarsi in avanti e guadagna un paio di corner, la Lazio al 37′ sfrutta un invenzione di Felipe Anderson per Lazzari che crossa a centro area, terzo tempo di Basic che schiaccia di testa ma debolmente, permettendo a Berardi di bloccare. Ammonito Ceccherini per aver fermato una ripartenza di Zaccagni. 4′ di recupero, proprio Zaccagni al 46′ cerca la girata dal limite che finisce sopra la traversa e quindi procura anche l’ammonizione di Faraoni.

IL QUINTO POSTO C’E ‘- Le squadre tornano in campo con una variazione per parte: Tameze in campo nel Verona al posto di Ceccherini, esordio in Serie A per Kamenovic che prende il posto di Luiz Felipe. Al 3′ problema per Zaccagni, che ha subito molti colpi nel primo tempo, al suo posto entra Pedro. Al 16′ Lazio ancora vicina al gol: Milinkovic semina il panico su azione personale, sul conseguente calcio d’angolo il serbo di testa manda il pallone appena sopra la traversa. I biancazzurri passano comunque subito dopo: Felipe Anderson si gira, penetra in area e piazza sul secondo palo, Berardi respinge di piede ma Pedro arriva come un falco a insaccare il 3-2 in favore della Lazio. Entra Bessa al posto di Simeone, quindi due ottimi interventi di Strakosha: prima si oppone sul suo palo a una punizione di Caprari, quindi respinge d’istinto una conclusione di Lasagna. Doppio cambio nella Lazio al 28′: Cataldi e Cabral lasciano spazio rispettivamente a Lucas Leiva e Luka Romero. Il Verona dopo lo svantaggio recupera però intensità e al 31′ va a segno con Hongla che insacca dopo un pallone recuperato sul fondo da Bessa. Ultimo brivido per una girata di Depaoli nel recupero, ma il pari alla fine soddisfa tutti: la Lazio chiude al quinto posto un campionato difficile e vissuto fino all’ultimo minuto.

IL TABELLINO

SERIE A

LAZIO-VERONA 3-3

Marcatori: 6′ Simeone (V), 14′ Lasagna (V), 16′ Cabral (L), 29′ Felipe Anderson (L), 62′ Pedro (L), 76′ Hongla (V)

LAZIO (4-3-3): Strakosha; Lazzari, Luiz Felipe (46′ Kamenovic), Acerbi, Marusic; Milinkovic, Cataldi (73′ Leiva), Basic (79′ Akpa Akpro); Felipe Anderson, Cabral (73′ Romero), Zaccagni (48′ Pedro). A disp.: Reina, Adamonis, Radu, Hysaj, Bertini, Moro. All.: Maurizio Sarri

HELLAS VERONA (3-4-2-1): Berardi; Ceccherini (46′ Tameze), Coppola, Sutalo (30′ Casale); Faraoni, Hongla (85′ Dawidowicz), Veloso, Lazovic; Lasagna, Caprari (85′ Depaoli); Simeone (70′ Bessa). A disp.: Chiesa, Montipò, Cancellieri, Frabotta, Retsos, Praszelik. All.: Igor Tudor

Arbitro: Andrea Colombo (sez. Como)

Assistenti: Palermo – Bercigli

IV° ufficiale: Volpi. V.A.R.: Dionisi. A.V.A.R.: Serra

NOTE: Ammoniti: 3′ Hongla (H), 21′ Luiz Felipe (L), 23′ Veloso (H), 23′ Tudor (H), 44′ Ceccherini (H), 45’+4′ Faraoni (H), 53′ Casale (H), 84′ Leiva (L), 90’+2′ Lasagna (H). Recupero: 4′ pt, 5′ st

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