di Alessandro DE CAROLIS 

Ecco le pagelle di Inter-Lazio, match valido per il 21° turno della Serie A. Buona prestazione corale della squadra. Ora testa alla Salernitana, la zona “Europa” non è molto lontana, ma la zona “Champions” sì.

Strakosha 6,5: prestazione convincente dopo la partita storta contro l’Empoli. Salva un gol fatto su Lautaro con una parata di riflesso. Reattivo in altre occasioni. Non può nulla sui due gol nerazzurri, questa volta è esente da colpe.

Hysaj 5.5: Soffre tanto ma regge botta senza fare i suoi soliti errori grossolani. Purtroppo siamo abituati a vedere di peggio. In fase offensiva però non si vede mai (dal 80′ st Lazzari 6).

Luiz Felipe 6.5: uno dei più criticati contro l’Empoli, trova il riscatto in una partita complicata contro il peggiore degli avversari. Attento e preciso negli interventi. Prende un giallo nel primo tempo ma gioca una ripresa senza esserne condizionato. Anche lui nega un gol fatto a Lautaro opponendosi col corpo sulla linea di porta. Giocatore da troppi alti e bassi, serve più continuità, sperando in una firma su questo benedetto rinnovo.

Radu 6: la sorpresa tattica della serata. Sarri lo butta dentro al posto di Patric per sostituire Acerbi. Presentato come un terzino dal mister toscano, torna a sorpresa nel suo vecchio ruolo di centrale. Si vede che la forma fisica non è delle migliori, giocare poco per un giocatore non è mai facile, ma ci mette tutta la sua esperienza.

Marusic 6,5: solita partita di sostanza. Dalle sue parti si soffre poco, tiene testa a tutti con la sua fisicità. Giocatore indispensabile prima per Inzaghi, ora per Sarri. A destra o a sinistra lui risponde sempre presente. Un jolly così è la felicità di ogni allenatore.

Cataldi 6.5: ottimo primo tempo per le geometrie e per il sacrificio nelle coperture. Geniale l’assist per Immobile, finta il retropassaggio per poi imbucare la difesa nerazzurra con un filtrante alto (dal 68′ Leiva 6).

Basic 6: tanto, tantissimo lavoro sporco oggi. Porta a casa una sufficienza per il rotto della cuffia. Nell’ultimo mese, tuttavia, non dimostra più di essere quel giocatore brillante di inizio stagione (dal 68′ Luis Alberto 6).

Milinkovic 6: difficile ripetere una prestazione come quella contro l’Empoli, soprattutto contro l’Inter. La sua fisicità in mezzo al campo è sempre fondamentale, i suoi inserimenti sono l’arma segreta della Lazio. Nella ripresa ha la palla d’oro per il vantaggio, ma vanifica la giocata di Felipe Anderson ciccando la conclusione.

Pedro 6.5: sempre il più pericoloso. Non a caso viene sempre raddoppiato dai nerazzurri ogni volta che prende palla. Il suo estro è la linfa vitale per l’attacco biancazzurro. Molto bene nel primo tempo, cala nella ripresa.

Felipe Anderson 6: una partita a sprazzi, luci ed ombre. Sarri si aspetta molto da lui, infatti la maggior parte della sue urla sono rivolte al suo indirizzo. A inizio ripresa confeziona un’assist al bacio malamente vanificato da Milinkovic (dal 60′ Zaccagni 6).

Immobile 7: 170° gol in Serie A, 100° su azione con la maglia della Lazio. Segna il gol del pareggio beffando l’intera difesa nerazzurra e Handanovic in uscita disperata. Per la sesta stagione consecutiva raggiunge (e supererà) quota 15 gol in campionato. Statistiche da far leggere al ct Roberto Mancini e a tutti i leoni da tastiera che criticano questo giocatore immenso.

Sarri 6.5: perdere partite come questa ci sta. L’Inter è nettamente superiore come organico, e nonostante questo la partita è rimasta incerta fino all’ultimo secondo. Oggi il bicchiere è di certo mezzo pieno rispetto a quello mezzo vuoto contro l’Empoli.

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