di Alessandro DE CAROLIS

Ecco le pagelle di Atalanta-Lazio, match valido per il 27° turno della Serie A. La Lazio perde dopo nove mesi facendosi rimontare in maniera rocambolesca. Biancazzurri in campo solo per mezz’ora.

Strakosha 4.5: incolpevole sui gol di Gosens e Malinovski. Compie la frittata sul gol di Palomino. Non ha nemmeno tentato l’uscita, è rimasto fermo a guardare il pallone fuori dai pali. Scena da film horror. Prova a riscattarsi nel finale allungandosi a terra sul diagonale di Gomez.

Patric 5.5: primo tempo convincente, nella ripresa cala come tutta la squadra. Nel complesso non ha determinato, ma l’amuleto biancazzurro questa sera non ha portato bene.

Acerbi 5.5: il migliore nella difesa come al solito. E’ quasi sempre al posto giusto, al momento giusto. Annulla Zapata, ma regala il calcio d’angolo da cui è nato il gol di Palomino. Nel finale si sposta in avanti, avrebbe un’occasione di testa con Gollini fuori dai pali, ma colpisce con la parte alta mancando il gol del pareggio.

Radu 5.5: regge bene insieme ad Acerbi le incursioni bergamasche. Senza il centrocampo a fare filtro la difesa si è ritrovata sola contro tutti (dal 77’ st Bastos s.v.).

Lazzari 5.5: uno dei migliori nel primo tempo dopo Milinkovic. Ha fatto girare la testa a Gosens con le sue accelerate e le sue sovrapposizioni. Propizia il gol del vantaggio inducendo De Roon all’autogol con un cross forte e teso. Crolla nella ripresa.

Cataldi 6: convince in cabina di regia. Bene le geometrie nel primo tempo e risulta prezioso anche in fase di interdizione. Sfortunato nella ripresa, costretto ad uscire quasi subito per infortunio (dal 60’ st Parolo 5.5: entra quando la squadra già non girava più. Può fare poco e nulla).

Luis Alberto 5: il suo assist per Milinkovic rimane l’unico acuto di una partita abbastanza deludente. È mancata la sua magia a centrocampo, le sue invenzioni, ma soprattutto le sue verticalizzazioni. Da recuperare al più presto.

Milinkovic 6.5: tra i “big” è certamente quello più in forma. Lui e Lazzari hanno asfaltato l’Atalanta nei primi 20’. Il suo gol è da cineteca. Ha messo fisico, qualità e quantità nel match. Anche lui resta senza benzina nella ripresa, in cui comunque cerca di non mollare fino alla fine.

Jony 5: malino anche quando la Lazio girava una meraviglia. Non convince ancora come esterno a tutta fascia. Si dimentica di Hateboer sul gol di Gosens (dal 76’ Lukaku 5.5: l’unica cosa buona è il suo rientro in campo, che dovrebbe consegnare a dare a Inzaghi una pedina in più sulla sinistra, tenuto anche conto del lungo stop di Lulic).

Correa 5.5: più attivo di Immobile, ma non il solito “Tucu”. Condizione fisica non ottimale. Fa quel che può nel primo tempo con un paio di guizzi verso la porta di Gollini. Nella ripresa alza bandiera bianca ed esce sentendo dolore (dal 55′ Caicedo 5,5: non incide nel bene e nel male, probabilmente col fisico che si ritrova farà più fatica ad entrare in forma).

Immobile 4.5: il grosso rimpianto della serata sono i suoi due gol mangiati sullo 0-2 che avrebbero di certo chiuso la partita. L’impegno c’è stato come sempre, ma è apparso uno dei più in difficoltà a livello fisico. È mancato anche nella lucidità e nelle sue solite accelerazioni. Nella ripresa non serve di prima un solissimo Luis Alberto che si sarebbe ritrovato a tu per tu con Gollini. Deve crescere e tornare ai suoi livelli.

Inzaghi 6: la sua Lazio gioca e insegna calcio per 20’, quindi il problema sembra essere prettamente fisico. Si è tornati a giocare dopo tre mesi (quasi quattro), la benzina nelle gambe era poca e gli indisponibili forse troppi. Molti giocatori chiave come Immobile e Luis Alberto sono da recuperare se si vuole puntare allo scudetto. Peccato davvero per i due gol mancati da Immobile che avrebbero chiuso la partita dopo mezz’ora. Il pareggio dell’Inter rende meno amara la sconfitta, ora serve voltare pagina e cercare il riscatto sabato sera contro la Fiorentina.

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