di Fabio BELLI

Il graffio del Panterone sul terzo posto: la Lazio post-sosta resta non bella da vedere, ma stavolta al contrario di Ferrara la zampata nel recupero è stata della squadra di Inzaghi. Che contro il Sassuolo può giocare come vuole, ma stavolta i micidiali contropiede in verticale non trovano mai la luce della decisione giusta all’ultimo passaggio. Resta il vizio di incassare il pari nel momento migliore dopo il vantaggio, ma anche quello, recente, di raccogliere le forze e prendersi tutto nel finale. La quinta vittoria consecutiva in campionato è servita.

FORMAZIONI – Novità dell’ultim’ora per la Lazio, Radu ko per un attacco influenzale. Inzaghi conferma così la difesa a tre vista quindici giorni fa contro il Lecce con Patric, Luiz Felipe e Acerbi. Per il resto formazione tipo. Nel Sassuolo ko Defrel e Berardi, tridente offensivo composto da Djuricic, Caputo e Boga.

SOLITO SPRECO – La Lazio gioca bene con ripartenze che tengono in apprensione un Sassuolo comunque sempre propenso al pressing alto e all’intensità offensiva. Si gioca sotto la pioggia che verso la fine del primo tempo diventerà diluvio, la Lazio costruisce al 15′ la sua prima grande palla gol: prima Consigli risponde a mano aperta su Luis Alberto, poi Patric rimette nel mezzo per Milinkovic-Savic, che conclude a botta sicura trovando però Immobile sulla sua traiettoria. Viene ammonito Lulic al 24′ per un fallo su Toljan, poi Luiz Felipe è bravo a murare una conclusione di Caputo. Al 34′ la Lazio trova il vantaggio: Correa innesca Immobile che in area conclude stretto in mezzo a due avversari, patatrac di Consigli che si fa scivolare il pallone sotto la pancia. La Lazio potrebbe raddoppiare in contropiede ma Consigli dice di no a Correa e un paio di ripartenze vengonono malamente sprecate dai biancazzurri. E allo scadere del primo tempo arriva la punizione, con Caputo che si inserisce sul secondo palo su una sponda aerea di Peluso su cross da calcio d’angolo e in spaccata sigla l’1-1.

CAICEDO D’AUTORE – Il secondo tempo vede una Lazio più tesa e meno fluida. Boga ci prova subito, poi Inzaghi richiama in panchina gli ammoniti, con Jordan Lukaku e Bastos che prendono il posto di Lulic e Luiz Felipe. Le occasioni da gol non sono molte, al 13′ buona occasione per i neroverdi con Locatelli che serve Djuricic in buona posizione, sulla conclusione si immola Acerbi nella respinta. Il Sassuolo sembra avere più benzina ma si spegne a metà ripresa, la Lazio ci prova con Luis Alberto dal limite e Lucas Leiva di testa, ma entrambi i palloni finiscono sopra la traversa. Toljan fa paura sulla destra, entra Caicedo per Correa e reclama un rigore. Ma al 91′ il Panterone dipinge un quadro d’autore, la pennellata di Luis Alberto lo serve a centro area, Caicedo si gira e fa esplodere una gioia immensa per panchina e 2000 tifosi al seguito: è una Lazio che non finisce mai e che supera le ansie-post sosta con una vittoria pesantissima per la classifica.

IL TABELLINO

SERIE A

SASSUOLO-LAZIO 1-2

Marcatori: 34′ Immobile (L), 45′ Caputo (S), 91′ Caicedo (L)

SASSUOLO (4-3-3): Consigli; Toljan, Romagna, Marlon, Peluso; Locatelli (74′ Bourabia), Duncan, Magnanelli; Djuricic (69′ Kyriakoupoulos), Caputo, Boga (88′ Raspadori).  A disp.: Russo, Muldur, Tripaldelli, Traorè, Mazzitelli, Obiang. All.: Roberto De Zerbi

LAZIO (3-5-2): Strakosha; Patric, Luiz Felipe (49′ Bastos), Acerbi; Lazzari, Milinkovic, Leiva, Luis Alberto, Lulic (49′ Lukaku); Correa (79′ Caicedo), Immobile. A disp.: Proto, Guerrieri, Vavro, Parolo, Cataldi, A. Anderson, Jony, Adekanye. All.: Simone Inzaghi.

Arbitro: Chiffi (sez. Padova)
Assistenti: Schenone-Di Iorio ​​​​​​
IV Uomo: Sacchi
V.A.R.: Banti
A.V.A.R.: Liberti

NOTE. Ammoniti: 16′ Peluso (S), 24′ Lulic (L), 44′ Luiz Felipe (L), 79′ Bastos (L)

Recupero: 3′ st

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