Come riporta un articolo su Repubblica.it, è vicina alla risoluzione la battaglia legale per l’assegnazione dei diritti tv del campionato di Serie A 2018-2021. La linea Malagò-Micciché dovrebbe passare su quella Cairo-Lotito, coi presidenti di Torino e Lazio che, come si legge, dovrebbero a loro volta alla fine aderire al fronte comune pro-Sky per poi essere di nuovo protagonisti nella definizione della governance del calcio italiano. Si legge all’interno dell’articolo:




Lunedì si decide: la linea di Malagò-Micciché stavolta ha ottime possibilità di passare. Le Lega di serie A deciderà di rompere con Mediapro (che farà causa) e di andare al terzo bando, meglio ancora ad una trattativa privata con Sky (che avrebbe un contratto all’80 per cento in esclusiva) e con Perform, pronte ad offrire intorno ai 950 milioni, forse qualcosina in più. Tutto si potrebbe chiudere nel giro di 15 giorni. Il 19 agosto, quando inzierà il campionato, si vedranno tutte le partite in tv. Pericolo scampato.




Malagò-Micciché sono usciti male delle due assemblee della scorsa settimana, fra liti e tradimenti, ma stavolta Cairo e Lotito dovrebbero essere isolati e dovrebbe passare la linea, appunto, che vuole rescindere il contratto di Mediapro per inadempienza (non ha versato la fidejussione da un miliardo e 50 milioni). Non saranno accettate le garanzie offerte dal colosso spagnolo, ritenute insufficienti. Ad oggi circa 13-14 club sono su questa posizione (il quorum è 11) ma alla fine si potrebbe arrivare anche all’unanimità, se Cairo e Lotito dovessero passare dall’altra parte. In ballo, non dimentichiamolo, c’è anche la governance da completare con parecchie poltrone in ballo.






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