di Alessandro DE CAROLIS

Ecco le pagelle di Lazio-Atalanta, match valido per la 36°giornata di Serie A. Sugli scudi un super Strakosha, il puma Caicedo e Bastos. Da rivedere Milinkovic e Murgia.

Strakosha 8: non può nulla sul gol di Barrow. Quasi inoperoso per tutto il primo tempo a parte interventi di ordinaria amministrazione. Nella ripresa compie una super parata su Freuler (al 66’). Una parata da pochi metri su un diagonale potente e preciso. Come un gol fatto per Thomas. Al 77’ altra parata di riflesso e decisiva su Ilicic. Al 85’ salva nuovamente il risultato con una parata strepitosa su Cristante.

Luiz Felipe 6: prima frazione così così per il talentuoso brasiliano con un cliente tosto come il Papu. Ha parte di colpe sul gol di Barrow e prende un giallo proprio per un intervento su Gomez che l aveva saltato di netto Nella ripresa Inzaghi teme il giallo preso e lo sostituisce (dal 56’st Bastos 7.5: entra e contrasta molto bene il Papu. Al 36’ si immola letteralmente in scivolata ed evita un gol fatto. Mostruoso.

De Vrij 7: solo una macchia condiziona la sua prestazione nel primo tempo. Si perde Barrow sulla rete del vantaggio bergamasco. Per il resto si salva anche se con chiusure un po’ affannose. Il centrocampo non ha fatto il solito filtro e la difesa ne ha subito di più.  A inizio ripresa va vicino al gol con un tiro al volo da calcio d’angolo con Berisha che la tocca in angolo non visto da Banti. Gioca un’ottima ripresa e salva il gol al 85’ sulla ribattuta atalantina.

Caceres 6.5: il primo tempo lo compie in maniera egregia. Di certo è il migliore del suo reparto. Anche lui soffre le incursioni atalantine ma è apparso più lucido rispetto ai suoi due compagni. Stesso copione nella ripresa, tiene bene dalla sua parte giocando d’esperienza.

Marusic 6: sulla destra i suoi compagni lo cercano molto per trovare la superiorità numerica, ma Adam non è lucido e alterna cose belle a cose meno belle. Dalla sua parte arrivano però i maggiori pericoli.

Leiva 6.5: non viene aiutato al meglio da Murgia nella fase di interdizione e si ritrova da solo a lottare contro tutto il centrocampo muscolare atalantino. Partita non facile neanche per un leone del suo calibro, ma a Lucas non gli si può rimproverare nulla

Murgia 5.5: delude molto perché non fa filtro e recupera pochi palloni. Disorientato a centrocampo, ci si attente molto da lui e l’assenza di Parolo dovrebbe essere la sua occasione per ritagliarsi uno spazio.

Milinkovic 5.5: rispetto alle ultime due gare compie un primo tempo sottotono. Una partita deludente per tutti i 90’, Sergej non ha preso per mano la squadra come aveva ben fatto a Torino. Senza Immobile e Luis Alberto doveva essere lui a deciderla o come minimo spingere i compagni verso il sogno chiamato Champions.

Lulic 6: prima frazione poco appariscente per i pochi palloni giocati. La Lazio ci prova più sulla destra con Marusic. Non appare al meglio fisicamente, perde anche troppi palloni rispetto al solito. Al 5’ della ripresa si accende all’improvviso e dribbla due avversari prima del cross in mezzo. Tira fuori il carattere e il suo essere leader per compensare alla poca benzina nelle gambe. Promosso da vero capitano.

Luis Alberto 7: con una Lazio in ombra per la prima metà del primo tempo anche lui fatica non poco. Al 24’ è una sua invenzione a propiziare il gol del pareggio. Un cross in mezzo forte e teso per la deviazione di Caicedo. Anche lui però si infortuna ed è costretto al cambio (dal 37’pt Felipe Anderson 6.5: il suo ingresso in campo ha garantito da subito più strappi e più velocità nel reparto offensivo. L’atteggiamento è quello chiesto da Inzaghi a Felipe: corsa a tutto campo e cattiveria su ogni pallone. Purtroppo molti appoggi sono da rivedere.

Cacicedo 8: corre e lotta dando sportellate a tutta la difesa atalantina. Gioca molto bene di sponda e a livello fisico vince molti contrasti. Al 24’ la pareggia lui deviando da fermo il cross di Luis Alberto. 3’ dopo va vicino al gol con un colpo di testa di pochissimo fuori. Ottima scelta di tempo per l’elevazione e precisa torsione con palla che sfiora l’incrocio dei pali. Non sarà Immobile, ma non è neanche Djordjevic. Può dire la sua, ha dei limiti ma la sua fisicità è preziosa per il gioco di Inzaghi.

 

All. Inzaghi 7: un pareggio d’oro contro un avversario ostico che ha fatto soffrire e cadere tutte le big del campionato. Inzaghi aveva detto nel pre partita che la Dea meritava la zona Champions senza l’impegno europeo infrasettimanale. In una giornata dove va tutto storto, visto l’ennesimo infortunio, a lui e ai suoi ragazzi non gli si può dire nulla. Una squadra completamente incerottata è ancora in corsa Champions con un buon vantaggio.

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