di Alessandro DE CAROLIS

Ecco le parole di Ciro Immobile durante la conferenza stampa di Lazio-DInamo Kiev. Parole sulla sua incredibile stagione, sui prossimi avversari e la scomparsa di Astori.

31 gol in 32 partite, i numeri di Ciro Immobile:

“Sono felice di quello che sto facendo. Sapevo che non era facile già superare i numeri della scorsa stagione. Ma grazie al mister e ai compagni sto facendo questa incredibile stagione”.

 La sofferenza di non giocare è più fisica che mentale:

“Io soffro di stare fermo proprio. Infatti la settimana della sosta mi sono infortunato. Io vorrei sempre giocare, so che il mister deve gestire un gruppo e rispetto le sue scelte. In campo o in fuori dò sempre il massimo”.

 La squadra crede nell’Europa League:

“Certo, noi credevamo anche nella Coppa Italia da come si è vista la partita contro il Milan L’Europa League è una competizione affascinante in cui vogliamo andare il più possibile”.

 Possono pesare le sconfitte con Milan e Juventus a livello mentale:

“Ci può stare perché mentalmente pensi che hai dato tanto e ottenuto nulla. Ma anche che se le giochi tutte così puoi ottenere molto. Se giochiamo sempre come abbiamo giocato le ultime due partite ci toglieremo grandi soddisfazioni”.

 Tanti compagni di qualità lì davanti

“Il mister ha una bella scelta perché tra Luis Alberto Felipe Anderson Nani e Caicedo c’è l’imbarazzo della scelta. Luis e Felipe sono i due giocatori più imprevedibili”.

 La morte di Davide Astori:

“Una notizia che ci ha scosso molto. Una tragedia incredibile. Da parte mia e dei miei compagni mandiamo un abbraccio alla famiglia. Io e Davide ci conoscevamo bene una persona umile e per bene”.

 L’importanza delle coppe europee:

“Anche il campionato italiano lo è. L’Europa è una vetrinaimportante perché ti mette contro squadre importanti come la Dinamo. Ti devo dire che prima della tripletta con lo Steaua neanche ci pensavo. Ora che sono li però mi piacerebbe arrivarci. Ancora non è finita, chi farà gol non è importante ma l’importante è passare”.

 Scarpa d’oro e titolo di capocannoniere:

“Penso più al campionato che alla scarpa d’oro perché sono lì davanti visto che è una cosa più difficile. Mi ricordo che Higuain con 36 reti non riuscì a vincerla. Ci sono dei mostri sacri in lotta per quel titolo

 L’uso del VAR:

“Un po’ di nervosismo ce l ha provocato dopo qualche partita andata male per il suo uso. Però non ne abbiamo fatto un alibi e siamo andati avanti. Sappiamo che ci hano tolto qualche punto ma l’importante è andare avanti”.

 

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