di Alessandro DE CAROLIS 

Conferenza stampa amara per il tecnico biancoazzurro. Un Inzaghi senza voce e amareggiato ma orgoglioso dei suoi ragazzi. Ha analizzato la semifinale d’andata e di ritorno con lucidità dando però importanza alla gara di sabato con la Juventus.

Il rimpianto della partita:

“Rimpianti non ce ne sono. Abbiamo fatto 120’ min buoni. Non siamo riusciti a segnare all’andata. Donnaruma ha fatto una grande partita. Avevo qualche ragazzo acciaccato, però nessun rimpianto. Semmai l’unico è non esser riusciti a segnare”.

 Risvolto psicologico di questa eliminazione:

“Scettico assolutamente no. Sono orgoglioso dei miei ragazzi. L’anno scorso siamo arrivati in finale, quest’anno in semifinale ai rigori. Ora testa solo alla Juve perché abbiamo solo un giorno e mezzo per preparare la partita”.

 Una considerazione sulla partita:

“Penso che siamo stati bravissimi tranne sull’occasione finale di Kalinic. Abbiamo concesso poco e nulla al Milan. Hanno tanta qualità però non gli abbiamo concesso nulla. Il problema è che in 180’ non abbiamo segnato”.

 Una partita condizionata dalla paura di non subire gol:

“In un doppio confronto è normale un po’ di paura. Però siamo stati bravi ad aver concesso poco. Il vero rimpianto è non aver segnato a Milano in modo da avere oggi meno paura di prendere gol. ma ho visto una Lazio che non ha avuto paura del Milan e ha pagato il fatto di non aver fatto gol”

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