di Fabio BELLI

Una goleada pazzesca, l’ennesima di una settimana da ricordare. L’Europa è matematica, anche la certezza di partecipare direttamente alla fase a gironi di Europa League è ormai vicinissima, e per la Lazio c’è solo da aggiornare il pallottoliere dei gol e dei record stagionali in una partita che, dopo quella col Palermo, è ancora una festa per gli occhi. Campionato archiviato, da chiudere ora bene con tre partite sulla carta non facile, ma è chiaro che da questo momento tutti i cuori e i pensieri biancazzurri saranno rivolti alla finalissima di Coppa Italia, l’ultima montagna da scalare di una stagione memorabile.




FORMAZIONI – Ancora in panchina Radu, indisponibile Bastos: nella difesa a tre c’è Hoedt assieme a De Vrij e Wallace. Felipe Anderson scala come esterno a centrocampo con Keita confermato titolare e Immobile che torna al suo posto di centravanti dopo aver saltato il derby. Nella Sampdoria Schick ce la fa e affianca Quagliarella in avanti, si rivede anche Muriel, ma in panchina.




PARTENZA BOMBA – Dopo 2′ Lazio già in vantaggio: come nel derby, Milinkovic-Savic lancia in profondità Keita che angola il pallone dove Puggioni può arrivare a toccare, ma non a trattenere. Partita subito in discesa anche se la Sampdoria si conferma capace di produrre una manovra ariosa e frizzante. Al 16′ gran giocata di Schick che smarca a centro area Djuricic: la risposta di Strakosha è miracolosa, e il portiere laziale si supera ancora sul conseguente tentativo di Linetty. Al 19′, c’è ancora una prateria per Keita: sembra fatta per il raddoppio, ma Skriniar abbatte in area il senegalese. Rigore ed espulsione, Immobile si incarica della trasformazione e fa 21 in campionato.




SONNO E RISVEGLIO – Con la Lazio in superiorità numerica, al 27′ Keita va vicino al terzo gol con una rasoiata, ma la squadra di Inzaghi commette un errore già visto spesso in questa stagione, un rilassamento totale quando la partita sembra già in ghiaccio. E la Sampdoria ne approfitta al 32′, con Linetty lasciato inspiegabilmente solo sul secondo palo che accorcia le distanze. La Lazio prova subito a ripartire, sfiorando il tris con un colpo di testa di Lulic. E al 36′, su cross da calcio d’angolo, è Hoedt a trovare la deviazione vincente. 2′ dopo, ancora calcio di rigore per la Lazio per netta trattenuta su Lulic. Felipe Anderson ne approfitta per sbloccarsi e realizzare il suo quarto gol in campionato.




DI NUOVO 5 IN UN TEMPO – La partita quindi è di nuovo indirizzata, ma come col Palermo, all’intervallo i gol per la Lazio saranno cinque: al 45′ bel taglio sulla destra per Biglia che “rimbalza” il pallone verso i tiratori fuori area. Azione cestistica che Stefan De Vrij conclude piazzando il pallone di piatto alla sinistra di Puggioni, si va al riposo sul 5-1.




SPETTACOLO E APPLAUSI – Il secondo tempo è ovviamente pura accademia, ma la Lazio non si accontenta. Dopo il doppio cambio con Patric e Murgia inseriti per De Vrij e Milinkovic-Savic (che escono letteralmente sotto una pioggia di applausi) arriva la sesta rete laziale proprio su pregevole assist dello spagnolo per la testa di Lulic. Quindi, filtrante pazzesco di Keita per Immobile, che al 25′ permette alla Lazio di realizzare il sette a uno. Sussulto Samp quando su un lungo lancio dalle retrovie, con la Lazio ormai rilassata, Quagliarella brucia Wallace in velocità per il 7-2. Quindi l’ottavo gol, che avrebbe regalato un punteggio che all’Olimpico mancava dal 1995 con l’8-2 alla Fiorentina, viene sfiorato prima da Lombardi, che aveva preso il posto di Biglia, e poi da Murgia. Arriva invece il 7-3 per rigore procurato da Wallace e trasformato da Quagliarella. Ma con tre vittorie e sedici gol realizzati nelle ultime tre partite e l’Europa in cassaforte, va decisamente bene così.




IL TABELLINO

LAZIO-SAMPDORIA 7-3

Marcatori: 3′ Keita (L), 19′ rig., 70′ Immobile (L), 32′ Linetty (S), 36′ Hoedt (L), 38′ rig. Felipe Anderson (L), 45′ de Vrij (L), 65′ Lulic (L), 72′, 90′ rig. Quagliarella (S)

LAZIO (3-5-2): Strakosha; Wallace, de Vrij (63′ Patric), Hoedt; Felipe Anderson, Milinkovic (63′ Murgia), Biglia (68′ Lombardi), Lulic, Lukaku; Immobile, Keita. A disp. Vargic, Adamonis, Basta, Radu, Crecco, Javorcic, Djordjevic, Tounkara. All. Simone Inzaghi

SAMPDORIA (4-3-1-2): Puggioni; Bereszyski (69′ Sala), Silvestre, Skriniar, Dodò (46′ Pavlovic); Barreto, Torreira, Linetty; Djuricic; Quagliarella, Schick (20′ Regini). A disp. Falcone, Krapikas, Simic, Alvarez, Cigarini, Fernandes, Praet, Muriel, Budimir. All. Marco Giampaolo

Arbitro: Mazzoleni (sez. Bergamo).

Ass: Paganessi-Lo Cicero. IV: Fiorito. Add: Banti-Pinzani.

NOTE. Ammoniti: 78′ Quagliarella (S) Espulsi: 18′ Skriniar (S)






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