di Giorgio BICOCCHI

“L’ammazza-Napoli semo noi”: poche storie se vinci al “Maradona” per tre anni di fila e batti gli azzurri due volte nel giro di tre giorni. Decide un grande gol di Isaksen ma gli applausi sono per tutti: per una difesa mai in difficoltà, per Dele Bashiru che cresce, per Nuno e Noslin. Commovente la dedica finale della squadra a Flavio e Francesco. Anche questo un segno di grandezza di questo gruppo che adesso non si pone limiti…




Primo tempo

– “Aho, questi partono forte…”: un amico seduto accanto in Tribuna Stampa ci richiama subito all’ordine mentre scrutiamo la pioggia battente che cade sul San Paolo. Mc Tominay impegna Provede, il Napoli pressa e noi siamo già in trincea;

– Da allora prenderemo un po’ le redini della gara. Romagnoli bracca Lukaku, Marusic va sulle tracce di Kvara. Insomma, dietro ci aggiustiamo;

“Anvedi er danesino…”, ci twittano da Roma commentando un sinistro velenoso di Isaksen, sventato un angolo da Meret;

– E’ una Lazio ordinata, diligente. Nuno Tavares sprinta sulla sinistra e sembra più in palla dell’altro rientrante, Dia, addirittura ammonito;

– Colombo, chiederete curiosi. Ammonisce solo noi in pratica. Mentre Di Lorenzo (fallo da arancione) neppure viene sanzionato;,

– Taty, di testa, e palla a lato. Dele Bashiru, chiederete. Attento a non combinare disastri più che a confezionare squilli…;

– Zaccagni spreca angoli e punizioni. Colombo non ammonisce Bongiorno per un vistoso mani a centrocampo;

– “In avanti combinano poco…”, commentano accanto a noi. E’ pure vero che giochiamo sul terreno della prima in classifica. E pure rabberciati nell’undici iniziale;

– Verso il minuto 35 il Napoli riprende coraggio. Politano calcia a lato. Poi Kvara, su punizione, nel recupero, fa lambire la palla al palo. “Aho, l’avevo vista dentro”, ci suggerisce un amico. Stessa nostra sensazione…;

– Sintesi della frazione: match equilibrato per mezz’ora abbondante. Le due squadre non si scoprono e creare pericoli concreti e’ complicato per entrambe. I reporters di un tempo avrebbero riferito che “le difese stanno prevalendo sui rispettivi attacchi…”;

Secondo tempo

– Toh, gialli pure per il Napoli: Kvara e Rahmani. Poi l’azione più bella della Lazio: sassata di Dele Bashiru e traversa piena con la palla che torna in campo a metà dell’area piccola. Jella, jella…;

– Esce Romagnoli, infortunato: ecco Patric. Nuno corre, Guendouzi non lascia mai compagni solo. Ci stringiamo anche se Provedel non compie parate;

– Tremiamo però quando – su angolo di Kvara – il Napoli coglie un palo esterno;

“Aho, davanti combinamo proprio poco…”, si commenta accanto a noi. E Baroni sembra che ascolti: dentro Noslin e Pedrito;

– Minuto 75, controlliamo, teniamo palla ma non incidiamo;

– Ma e’ una sensazione, meno male! Perché Noslin smarca di classe Isaksen che passa su Oliveira e buca Meret con un gol da favola;

– Minuto 80, siamo in vantaggio. Il “Maradona” sbuffa, quasi non crede ai propri occhi dopo il tris incassato giovedì in Coppa;

– Neres da’ vivacità alla manovra azzurra ma noi restiamo vigili, corti, compatti. E il cronometro passa…;

– Fischi a Lukaku, quando esce. Dele Bashiru ruba palla da vero mediano. Entra anche Lazzari. “A me Isaksen ha commosso stasera”, ci dice un vicino. E, iperboli a parte, Gustav ha davvero giocato un partitone…;

– Finisce così, con un trionfo. Saliamo a quota 31. L’ammazza-Napoli siamo noi!






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