di Stefano BELLI

Nel recupero della 21^ giornata di Serie A la Lazio “annulla” la brutta sconfitta di domenica scorsa contro il Bologna battendo il Torino per 2 a 0. Proprio come nella gara di andata i biancazzurri si rendono protagonisti di un primo tempo incolore (usando un eufemismo) per poi sbrogliare la matassa nella ripresa con le zampate vincenti di Guendouzi e Cataldi che capitalizzano nel migliore dei modi le poche occasioni create dagli undici di Sarri nei novanta minuti. I granata di Juric giocano meglio ma lì davanti né Zapata né Sanabria riescono a buttarla dentro, complice un Provedel desideroso di riscattarsi dopo la papera di pochi giorni fa.

PROVEDEL 7 – Attento sulla conclusione rasoterra di Sanabria nonostante la deviazione, prima dell’intervallo compie un miracolo sull’incornata del centravanti spagnolo, tenendo così in equilibrio il risultato nel primo tempo. Nel finale ci pensa Ricci a scaldargli nuovamente i guantoni.

MARUSIC 6 – Nei duelli con Lazaro arriva sempre in ritardo commettendo spesso fallo, decisamente lontano dal suo miglior livello.

GILA 6,5 – Rovina una prestazione tutto sommato positiva con due cartellini gialli tra il 65′ e il 79′. Lasciando così la Lazio in dieci nel momento in cui i biancazzurri erano in pieno controllo con due gol di vantaggio.

ROMAGNOLI 6 – In almeno un paio di occasioni lascia a Sanabria l’opportunità di concludere a rete, per fortuna c’è Provedel in mezzo ai pali. Dovrebbe essere lui a fare da chioccia a Gila ma stasera (almeno fino all’espulsione del numero 34) sembrava il contrario.

HYSAJ 5,5 – Fatica ad arginare un incontenibile Bellanova – che sente odore di nazionale – e chiude il primo tempo in apnea (dal 46′ LAZZARI 6,5 – Se l’albanese non è in grado di difendere allora meglio fare affidamento sulla spinta propulsiva del numero 29, con il suo ingresso se non altro la Lazio alza il baricentro e si rende più pericolosa fino a trovare i due gol)

GUENDOUZI 7 – A metà del primo tempo mette a dura prova le coronarie dei tifosi biancazzurri con una chiusura rischiosissima nella sua area di rigore. A inizio ripresa sblocca la partita con un diagonale chirurgico che non lascia scampo a Vanja, secondo gol in Serie A per il francese.

CATALDI 7 – Pesca il jolly con un gran tiro da fuori area, imbeccato da Luis Alberto. Decimo gol con la maglia biancazzurra a coronamento di una prestazione di sostanza.

LUIS ALBERTO 6,5 – Nel primo tempo si fatica a capire se in campo c’è lui oppure Mark the Hammer con i capelli corti. Nella ripresa invece si rivede il vero Luis Alberto, che dà il via all’azione del vantaggio e poi confeziona – con il tacco – l’assist per il raddoppio di Cataldi. Gli togliamo mezzo voto per il bisticcio con Sarri, visto il momento delicato doveva arrivarci da solo che non era il caso di fare la checca isterica. (dall’80’ CASALE 6 – Sarri lo getta nella mischia per ripristinare la difesa a quattro dopo il rosso a Gila, bravo a chiudere l’onnipresente Bellanova in fallo laterale)

ISAKSEN 6 – Piccolo passo indietro per il danese dopo l’ottima prestazione di domenica scorsa. Visti i risultati, è meglio se non segna mai. (dal 75′ PEDRO s.v.)

IMMOBILE 6 – Ci prova da fermo ma ci vuole ben altro per trafiggere il fratello di Sergej, meno incisivo rispetto alle ultime uscite. (dal 55′ CASTELLANOS 6 – Scalda i guantoni di Vanja chiamato però a sventare lo 0-3 che avrebbe chiuso la partita con oltre mezz’ora di anticipo)

FELIPE ANDERSON 6 – La classica serata no per il brasiliano. Quando non c’ha voglia di giocare non lo smuove nessuno. Inoltre scivola troppo facilmente, come se non bastasse l’atteggiamento negativo ci si mettono anche gli scarpini.

ALL. SARRI 6,5 – La Lazio soffre parecchio sulle fasce dove Bellanova e Lazaro fanno quello che vogliono, anche se Pellegrini e Lazzari non è che diano chissà quali garanzie in più rispetto a Marusic e Hysaj. Oggi più che mai l’assenza di Zaccagni si è fatta spaventosamente sentire. I guizzi di Guendouzi e Cataldi risolvono quella che poteva essere l’ennesima partita dai mille rimpianti di questa stagione che in campionato sta riservando molte più delusioni che gioie.

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