Mino Caprio, attore e doppiatore tra i più importanti in Italia e grande tifoso Laziale, è intervenuto sui 90.7 di Radio Olympia nella trasmissione condotta da Danilo Galdino e Fabio Belli per fare il punto sulla formazione biancazzurra.




“Parlare del bicchiere mezzo vuoto o mezzo pieno sta diventando quasi una ritualità in casa Lazio. E’ stata una partita difficile, nonostante il Napoli fosse decimato Mazzarri è sempre abile a impostare tattiche difensive, inoltre nel fraseggio sanno sempre cosa fare. Nel secondo tempo abbiamo visto una Lazio più convincente, purtroppo le conclusioni e le finalizzazioni tardano a palesarsi, Castellanos è stato molto sfortunato a vedersi annullato un gol capolavoro e profonde un impegno davvero indescrivibile, ci vuole però un attaccante che segni”.

“Quando si parla di mercato mi vengono quelli che io chiamo disturbi gastro-psico-enterici, cerco di ascoltare pochissimo anche se quest’anno in estate gli innesti sono approdati. Peccato per Kamada che al momento resta un oggetto misterioso. Sicuramente la latitanza di Ciro sta pesando in questo momento di difficoltà offensiva, sicuramente Ciro si è usurato più di altri attaccanti come Giroud, ha profuso tante energie psicofisiche e mentali e questo ha portato a un logorio inevitabile. L’importante è studiare bene le sostituzioni di giocatori importanti quando inevitabilmente, anche per motivi anagrafici, verranno meno. Serve anche un miglioramento sulle fasce, terzini più efficaci dal punto di vista dei cross, un aspetto sul quale siamo al momento deficitari. Vedo anche Augello del Cagliari fare cross importanti, al di là delle discese i cross dal fondo sono un punto debole”.

“Mario Gila è uscito fuori in maniera importante, così come Patric che è ormai un titolare ed è l’unico forse che sa verticalizzare partendo della difesa. Gila anche in marcatura mi sembra eccezionale, sta crescendo e spero di vederlo ancora a lungo alla Lazio. Sicuramente anche Guendouzi e Rovella hanno saputo convincere, anche per la giovane età da Rovella mi aspetto grandi cose, sa interrompere il gioco e ripartire e se imparasse a essere più propositivo, anche dal punto di vista delle conclusioni a rete, avremmo davvero in rosa una ricchezza per il futuro. Guendouzi è formidabile per dinamismo, polmoni che mi ricordano Re Cecconi per il modo di muoversi in campo”.






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