di Stefano BELLI

La sconfitta di stasera potrebbe segnare la battuta d’arresto definitiva della Lazio sarrista: l’Inter approfitta degli svarioni in fase di impostazione dei biancazzurri per portarsi sul 2-0 e soprattutto a +4 sulla Juventus in classifica, mentre la prima squadra della Capitale scivola tristemente nella parte destra della graduatoria.

PROVEDEL 6 – Anche lui diventa una delle tante vittime di Lautaro Martinez che lo trafigge poco prima dell’intervallo, sul retropassaggio tragicomico di Marusic. Nella ripresa alza nuovamente bandiera bianca sul raddoppio di Thuram.

LAZZARI 4 – Dimarco lo ridicolizza sulla corsia di sinistra, tra i due sembrano esserci due categorie di differenza. Qualcuno afferma di averlo visto azzeccare un cross ma probabilmente era in preda agli allucinogeni. Poi perde la testa mandando a quel paese l’arbitro chiedendo un fallo inesistente. Se a gennaio se ne va con la rincorsa ci fa un favore grosso come una casa.

CASALE 6 – Grande chiusura in estirada su Thuram a inizio gara, ma quando i tuoi compagni di reparto accumulano disastri in serie diventa difficile metterci una pezza.

GILA 6 – In un paio di occasioni stoppa le ripartenze dell’Inter in maniera pulita, non sempre impeccabile quando si tratta di spazzare via la sfera (rinvia addosso a Lazzari e in questa maniera rimette in gioco Thuram che sfiora il vantaggio). Prova disperatamente a salvare sui due gol nerazzurri ma non gli si possono addebitare colpe non sue.

MARUSIC 3 – Al 40′ del primo tempo diventa il dodicesimo uomo in campo dell’Inter servendo un assist perfetto a Lautaro Martinez, rubando così il lavoro a Thuram. Vittima o carnefice del Sarrismo? Dipende dai punti di vista, ma una bella gogna per il montenegrino ci sta tutta visto che con questa follia ha letteralmente distrutto una partita dove la Lazio non stava facendo neanche malissimo, almeno finché il risultato era rimasto sullo 0-0.

GUENDOUZI 6 – Anche lui tenta di gettarsi nella mischia e fa salire la squadra rimediando qualche tiro dalla bandierina. Non concede respiro ai portatori di palla dell’Inter, poi cala vistosamente nella ripresa assieme a tutta la squadra.

ROVELLA 6 – Spesso litiga con il pallone mettendosi da solo in difficoltà anche nelle situazioni apparentemente di maggiore controllo. A inizio ripresa vince un contrasto con Calhanoglu e quasi entra in porta, costringendo Sommer a metterci una pezza. La sua vivacità a centrocampo rappresenta una ventata d’aria fresca. (dal 75′ CATALDI s.v.)

KAMADA 5,5 – La maglia da titolare lo responsabilizza e prova a mettersi in luce nelle battute iniziali con un tiro deviato in calcio d’angolo. Recupera tanti palloni nella linea mediana ma il suo lavoro non porta da nessuna parte. (dal 65′ LUIS ALBERTO s.v. – Il pubblico dell’Olimpico lo accoglie come un messia ma non trova il modo di incidere perché l’Inter si porta sul 2 a 0 e la partita di fatto finisce sul gol di Thuram)

FELIPE ANDERSON 6 – Almeno ci prova a inventarsi qualcosa ma lo spartito che ha a disposizione gli concede pochissimo margine di manovra. (dall’80’ CASTELLANOS s.v. – Dopo Muriqi e Cancellieri, l’ennesimo centravanti inconcludente di questa fase storica della Lazio)

IMMOBILE 5 – Per pochissimo manca la zampata vincente al 23′, Sommer si frappone tra lui e la porta. Cinque minuti più tardi schiaccia male di testa sul secondo palo – su imbeccata di Zaccagni. L’ennesima giornata no.

ZACCAGNI 6 – Poco prima della mezz’ora apparecchia la tavola per Ciro, il numero 17 non ha voglia di mangiare e glielo fa sapere con un colpo di testa sbilenco che si perde sul fondo. Quando capisce che aria tira nemmeno ci prova più a dare il fritto. (dal 75′ PEDRO s.v.)

ALL. SARRI 4 – Prendere gol su un retropassaggio corto è diventato ormai il suo marchio di fabbrica. Però vuoi mettere che Marusic ha giocato quel pallone all’indietro… ha fatto il suo tempo, ha perso il controllo dello spogliatoio e forse anche lui non vede l’ora che arrivi il momento giusto per levare le tende.

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