di Giorgio BICOCCHI

Nuovo appuntamento con la nostra rubrica, sempre tra il serio e lo scherzoso, che riassume tutte le voci sulla Lazio, tra partite appena giocate e quelle da affrontare in maniera imminente. Si scende in piazza, in mezzo alla gente per commentare quello che si dice sulla squadra, dopo un derby un po’ avaro di emozioni sul campo ma come sempre straordinario sugli spalti sulla sponda biancazzurra.




Dotto’, io domenica me so’ emozionato…”

Non mi dica che si è emozionato per il pareggio del derby… Se fosse stato presente ai 4 derbies vinti da novembre a marzo che avrebbe fatto allora?”

No, no, non parlo del campo…”

E di che allora. Della scenografia da 700 metri con i 56.000 cartoncini stampati?”

No, sarebbe troppo facile, Dotto’. Me so’ emozionato pe’ tutti quei bandieroni…”

Sa che le dico? Che l’immagine di quelle decine di bandieroni che sventolavano in Nord, in Tevere e in Monte Mario è stata sopraffatta dalla bellezza folgorante della scenografia… Ha fatto bene a sottolinearlo: erano bellissimi e romantici al tempo stesso…”

Sarà che io – negli Anni Settanta – ero un appassionato dei bandieroni… Ora se ne rivedono tanti allo stadio anche se è na’ specie de atto di fede – con tutti quei controlli e con tutte quelle autorizzazioni da richiedere – portarli all’interno dello Stadio… E poi pesano, cavolo…”

E’ difficile, ovviamente, portarli anche in trasferta. Ma il bandierone è forse l’essenza stessa del tifoso… Ha ragione, negli Anni Settanta ce ne erano di più… Poi ci fu la stretta sugli stadi, i controlli si fecero serrati ai tornelli e allora nacquero le sciarpe… Chi non ha fatto una “sciarpata” in quegli anni? Ci sono foto meravigliose in un Olimpico ancora senza copertura che ritraevano le “sciarpate”…

Io c’avrei n’idea, Dotto’…”

Prima me la dice e poi mi incarta un chilo di kiwi…”

Io, l’anno prossimo, agli Under 16, non potendo dare un bandierone, regalerei una bella bandiera… Uno tipo 30×15… Ma pure meno grandi… Un segno di riconoscimento… della serie: qui c’è un Laziale! Se ne vedono allo stadio… sono carine… e si portano facilmente… Una bandiera in regalo li farebbe sentì subito piu’ Laziali a sti’ regazzetti… Questi stanno tutto er giorno sul cellulare… Noi, invece, sentivamo Elsner pe’ capi’ chi potesse gioca’ la domenica…”

Mica male come idea… Avremmo tanti abbonati adolescenti, ognuno con una bandiera in mano… Sommando il tutto ai bandieroni e alle altre bandiere sarebbe uno stadio favoloso…”

Che faccio, ce provo, Dotto’, a lancia’ sta cosa?”

Certo, deve farlo… adesso però mi incarti un po’ di frutta che devo andare a prenotare il treno per Salerno…”






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