Ivan Provedel, portiere della Lazio, è intervenuto in conferenza stampa dalla sala stampa di Formello per presentare la sfida di domani, in Champions League allo stadio Olimpico, contro gli olandesi del Feyenoord:




Tutti sanno quanto sia importante la partita di domani. Noi dobbiamo solo andare in campo e trascinarci l’uno con l’altro. Spero che il pubblico arrivi allo stadio come arriveremo noi”.

“Non c’è un discorso matematico, altrimenti avremmo già trovato la soluzione. Lo scorso anno avevamo solidità, quest’anno ci stiamo mettendo più tempo. Ma non è una questione così immediata. Penso che l’unica cosa che non deve mancare sia la fiducia e lo spirito nel credere in quello che si fa. Si parla del mio gol, si scherza. Ma mi dispiace che si parli degli attaccanti.Purtroppo non ci stiamo riuscendo, a volte non è andata per il verso giusto. Bisogna essere sempre determinati e cattivi, facendo così gli attaccanti si sbloccheranno”.

“La partita è molto importante ai fini della classifica. Ma lo è stata anche quella con l’Atletico, la vittoria a Glasgow e la sconfitta a Rotterdam. Ci stiamo preparando nel modo migliore possibile. Se abbiamo studiato Gimenez? Noi studiamo gli avversari, sappiamo cosa fare e cosa non fare. All’andata non siamo entrati con lo spirito giusto per affrontare quel tipo di gara. Sarà la cosa più importante per domani. Ci saranno tanti duelli che fanno la differenza, è una questione di testa e non di studio”.

“Se una cosa ti diverte non vuol dire che le dai meno importanza, e viceversa. Per me la Champions è un sogno che si realizza quindi vorrei andare più avanti possibile. Vorrei giocarla anche il prossimo anno, quindi devo arrivare tra le prime quattro, questo è il discorso del mister. Il campionato ci deve dare i punti per tornare in Champions, la coppa ci dà la benzina per fare il massimo in campionato. Il centrocampo? Ci sono state tre situazioni borderline dove non siamo stati impeccabili e abbiamo subito. Tutti stanno lavorando bene in entrambe le fasi, stiamo subendo poco. Quindi non c’è qualcosa in particolare da correggere. Le cose cambiano, gli avversari ci affrontano in modo diverso… si tratta di piccole cose che a volte riesci a incastrare e altre meno. A Bologna abbiamo subito solo un tiro in porta, il calcio non è una scienza”.

“La squadra è incazzata. Nonostante sia arrivata da un po’ di risultati positivi in campionato, purtroppo ha fatto una brutta prestazione a Rotterdam e questo ci ha fatto arrabbiare molto. Col Bologna siamo partiti forte, purtroppo non è andata come volevamo. Quello che vedo io è una squadra arrabbiata perché non sta raccogliendo quello che ha seminato fino a questo momento. Bisogna affrontare questa partita di petto. Mettere via questa di Champions e poi pensare al derby, che sapete meglio di me quanto sia importante. E anche quella va presa di petto. Non ho nessun sassolino da togliermi. Devo cercare di essere un esempio, devo ripagare solo la fiducia del mister e dei compagni. Se sono arrivato qui a questa età era scritto così. Ma io sono contento di dove sono, anche se vorrei dare un contributo ancora maggiore visto che in questo inizio di stagione ho preso troppi gol.”






LASCIA UN COMMENTO

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.