di Giorgio BICOCCHI 

Ritrovare la compattezza difensiva per limitare Morata e Griezmann (mica due carneadi…), annacquare l’Atletico e dribblare le insidie dell’esordio nel girone di Champions: ecco gli auspici per Lazio-Atletico.




Gara altamente delicata perche segue il tris al contrario subito allo Stadium e l’insufficiente rendimento della nostra linea difensiva (7 gol incassati nelle prime 4 giornate di Campionato).

In Champions non si scherza, non è competizione che tollera amnesie, indecisioni, incertezze. Ecco perché le speranze di fare punti contro i “cochoneros”, una delle formazioni più scaltre e più ricche di mestiere della rassegna continentale, si abbinano ad un auspicato rendimento senza macchia della nostra difesa.

Parliamoci chiaramente: questa è una sfida più da non perdere che da vincere. Perché ci consentirebbe di allontanare i venti di crisi, consentendoci di preparare con maggiore tranquillità le due gare di fila di Campionato contro Genoa e Toro e le due trasferte europee consecutive contro Celtic e Feyenoord.

Come si argina Simeone? Con furbizia, senza concedere spazi. Attenti sulle palle aeree e su quelle “sporche” che i biancorossi, spesso e volentieri nelle ultime esperienze di Champions, hanno saputo tramutare in trampolini per il successo.

Chiaro che i nostri due esterni offensivi dovranno dare molto in fase d’attacco ma anche in copertura, raddoppiando in marcatura, senza concedere insomma l’1 contro 1 nelle ripartenze iberiche.

Sarà sfida intensa e complicata. Servirà una Lazio di ferro per contrastare i biancorossi, i favoriti del girone per forza e lignaggio. Noi però sembriamo in credito con la sorte. E chissà allora che – pur con tutte le difficoltà rappresentate – il vecchio “stellone” biancoceleste non si ricordi dei suoi prodi proprio in una delle notti più infide della stagione…






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