di Fabio BELLI

Le pagelle biancazzurre dell’importante vittoria a Napoli della Lazio, primo successo in campionato per la squadra di Maurizio Sarri:




Provedel 7 Non può nulla sul beffardo tiro di Zielinski, deviato alle sue spalle. Ma le parate su Kvaratskhelia e a inizio ripresa sullo stesso Zielinski sono decisive.

Marusic 7.5 Azzecca tutti i tagli su Osimhen, cliente difficilissimo quando nel contempo c’è da tenere a bada Kvaratskhelia. Conferma di essere in crescita e in condizione.

Casale 7.5 Era squalificato nella vittoria dello scorso anno, stavolta si gode una partita in cui serve tutto il suo strapotere fisico. E lui se la gode di brutto, in una situazione come questa.

Romagnoli 7 Inizia un po’ sottotono, la deviazione sul gol del pari del Napoli lo scuote e non sbaglia più nulla, tappando sempre la via centrale in area a Osimhen che deve girare al largo.

Hysaj 7.5 Rientro che conferma quanto sia diventato importante per gli equilibri difensivi della Lazio: ferma un paio di ripartenze che sarebbero state letali, speriamo che l’infiammazione al tendine possa ora dargli tregua. (dal 81′ Pellegrini 6.5 Entra con grande grinta e voglia di offrire un contributo, la sua freschezza è utilissima di fronte agli assalti finali partenopei).

Kamada 7 Gol decisivo importantissimo, soprattutto si vede il meglio del suo repertorio: tempo di inserimento, freddezza e tiro. Alla terza partita dimostra di essere cresciuto anche se si vede che gli manca ancora molto per essere quello dell’Eintracht (dal 65′ Guendouzi 7 Che ingresso! Peccato davvero per il gol annullato, chissà se in Francia era abituato a decisioni così cervellotiche. Resta il fatto che la sua personalità sembra aver conquistato anche Sarri, come si è intuito nel dopogara).

Cataldi 7.5 Dà tutto fino al 100′, considerando i recuperi: lui tende a calare nel finale anche per caratteristiche, oggi ha giocato una partita dallo spessore enorme. Un segnale anche a Spalletti, chissà che in azzurro con la giusta continuità non ci possa essere spazio anche per lui.

Luis Alberto 9 Il gol è un tacco già ricamato nella storia di questo campionato, così come il velo pazzesco per Kamada. Quello che piace però è come si sia già caricato sulle spalle la squadra, si era visto già col Genoa, oggi il suo ruolo da leader splende più che mai. Partita da vedere e rivedere, la sua.

Felipe Anderson 9 Luis Alberto si prende la copertina per il gol e le Magie, ma dopo un avvio di campionato sottotono Felipetto regala una prestazione anche superiore a quelle sontuose nello scorso anno. L’assist per Luis Alberto è delizia pura, la cavalcata che apre l’azione del raddoppio è Sturm und Drang: impeto e tempesta di un giocatore irrinunciabile.  (dal 81′ Pedro 6.5 Entra e aiuta la squadra a restare alta, pur pasticciando un po’ ma anche trovando una gran giocata).

Immobile 7 Se non è la serata giusta per segnare, è quella giusta per ribadire il suo ruolo di Capitano, svolgendo un lavoro instancabile a favore dei compagni. (dal 93′ Castellanos sv)

Zaccagni 7 Il gol gli viene sottratto per questione di centimetri, gioca una partita appesantita dall’assurdo comportamento di Colombo nei suoi confronti: dopo l’ammonizione, non gliene fischia più una, portando avanti una ripicca indegna per un arbitro di massima categoria. Lui prova a pensarci il meno possibile, anche se gli avversari lo randellano sistematicamente. (dal 93′ Isaksen sv)

L’all. Sarri 9 Era difficilissimo portare avanti un discorso d’ambizione e sfrontatezza, in casa dei Campioni d’Italia, dopo due sconfitte così amare e inaspettate. Il mister, se ha una dote certa è oggettiva, è quella di credere nel suo calcio con la pioggia e con il sole e così è stato anche stavolta: il premio è una prestazione del genere e la sensazione è che i quando i nuovi entreranno a regime potrà davvero nascere un nuovo capitolo del Sarrismo nella Capitale.






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