Con il ritorno della Lazio in Champions League, ripercorriamo durante l’estate tutte le sfide del club biancazzurro nella massima competizione europea, ricostruendo storie, volti, protagonisti, vittorie e cadute dal 1999 ad oggi.




La resa dei conti: a Stamford Bridge la Lazio scende in campo con la possibilità di accedere ai quarti di finale di Champions League sia come prima sia come seconda nel girone ma anche col rischio di essere eliminata in caso di vittoria del Feyenoord a Marsiglia. E i biancazzurri vedono le streghe quando a fine primo tempo l’uruguagio Poyet pesca il jolly dalla distanza. A Marsiglia resiste lo 0-0 e intanto la Lazio ribalta tutto nella ripresa. Dopo la quaterna ai francesi, Simone Inzaghi si conferma bomber d’Europa con un guizzo da attaccante puro, quindi arriva il capolavoro di Sinisa Mihajlovic, che da posizione delicatissima segna una delle sue punizioni più belle di sempre. L’espulsione di Fernando Couto aggiunge pepe nel finale ma la Lazio può festeggiare una delle vittorie internazionali più importanti della sua storia: ai quarti di finale da prima nel girone, il Chelsea passa da secondo in classifica.

IL PROTAGONISTA – Impossibile non consegnare alla storia le parole di Sinisa Mihajlovic dopo una rete indimenticabile, nel suo pur ampio carnet di prodezze balistiche: “Forse la rete più bella da quando gioco con questa maglia, sicuramente importantissima. Dopo tanta sfortuna, finalmente un momento positivo. Da un mese e mezzo gioco con un’anca spostata di due centimetri e mezzo, una condizione difficilissima, che procura dolore e sofferenze. Vado avanti con massaggi ed infiltrazioni ed anche questa volta è stata necessaria una puntura. Ero imballato, quasi bloccato, per fortuna la condizione è migliorata. All’intervallo eravamo arrabbiati per un risultato bugiardo che premiava il Chelsea e che ci metteva fuori dall’Europa. Così siamo tornati in campo qualche minuto prima del previsto: avevamo una grande voglia di ricominciare la partita, convinti di poterla ancora vincere. Un’affermazione dedicata ai gufi, a tutti quelli che ci volevamo morti. Siamo sempre forti e possiamo conquistare la Champions League. In questa partita ci giocavamo la stagione e non potevamo sbagliare. Era la sfida della vita: per Eriksson, per la squadra, per tutti. Ed è stata una grande Lazio“.

IL TABELLINO

CHAMPIONS LEAGUE, 22 MARZO 2000

CHELSEA-LAZIO 1-2

Marcatori: 44’pt Poyet (C), 9’st S. Inzaghi (L), 21’st Mihajlovic (L)

CHELSEA: De Goey, Ferrer, Desailly, Leboeuf (17’st Hogh), Babayaro (29’st Harley), Petrescu, Di Matteo (29’st Morris), Deschamps, Poyet, Flo, Zola. Allenatore: Vialli.

LAZIO: Marchegiani, Negro, Fernando Couto, Mihajlovic, Pancaro, Simeone, Almeyda, Veron, Nedved, Stankovic (1’st Boksic), S. Inzaghi (23’st Salas; 42’st Gottardi). Panchina: Ballotta, Sensini, Sergio Conceicao, Mancini. Allenatore: Eriksson.

Arbitro: Melo Pereira (Portogallo)






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