Il presidente della Lazio, Claudio Lotito, ha rilasciato una lunga intervista al Corriere dello Sport in cui ha affrontato diverse tematiche riguardanti il club biancazzurro, tra cui la separazione con Igli Tare, la cessione di Sergej Milinkovic-Savic e le prospettive di mercato.




Lotito ha parlato del suo rapporto con Tare, sottolineando che non è stato lui a lasciare, ma è stato l’ex direttore sportivo a decidere di andarsene. Ha evidenziato il forte legame umano e professionale che li ha uniti per diciotto anni e ha espresso il suo dispiacere per la sua partenza.

Riguardo alla cessione di Milinkovic-Savic, il presidente ha spiegato di aver offerto al giocatore un rinnovo contrattuale con una cifra molto alta. Tuttavia, il procuratore del calciatore ha presentato un’offerta dall’Arabia Saudita che garantiva un ingaggio ancor più elevato. Lotito ha rivelato che il giocatore stesso gli ha confidato di essere alla ricerca di una nuova esperienza. Nonostante l’offerta finanziariamente allettante, il presidente ha affermato di essere disposto a far fare a Milinkovic-Savic “tanti giri di campo a Formello” se necessario. Alla fine, l’offerta è aumentata da 15 a 40 milioni di euro, ma Lotito ha sottolineato che per lui sarebbe stato lo stesso se l’offerta fosse stata zero, dimostrando la sua volontà di trattenere il giocatore.

Parlando del mercato, Lotito ha dichiarato di avere le idee chiare e ha chiesto a Maurizio Sarri di indicargli le posizioni da coprire e le esigenze tattiche. Ha sottolineato il suo ruolo nella scelta dei giocatori e ha parlato del settore scouting di Formello, dedicato all’individuazione dei talenti. Lotito ha rivelato che è stato fatto un grande investimento per l’acquisto di Valentín Castellanos e ha confermato che Sarri ha richiesto un vertice basso, un difensore, un esterno e una mezzala, senza necessariamente limitarsi a un terzino sinistro. Il presidente ha affermato di avere tutti i nomi dei giocatori che soddisfano le richieste del tecnico già in mente.

Lotito ha concluso l’intervista con un’osservazione sulla situazione del calcio italiano, affermando che non mancano i giocatori, ma i presidenti competenti. Ha mostrato determinazione nel portare avanti il progetto della Lazio, dimostrando di avere le idee chiare sulle necessità della squadra e sulle scelte di mercato.






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