di Giorgio BICOCCHI

“A Ryad! A Ryad”, ci scrive – al triplice fischio di Giua – il solito amico che abbina i viaggi all’estero alle partite della Lazio. E come dargli torto? Cosa c’è di più bello? La Lazio in versione All Blacks – con la divisa tutta scura come quello dei mitici rugbysti – si conferma seconda e, soprattutto, stacca il visto per la Supercoppa d’Arabia. Dovevamo vincere, dovevamo fare festa e così e’ stato. Con un corredo di migliaia di bandiere al vento! A proposito: riportiamole in massa a settembre alla prima gara casalinga di Champions. Finalmente con un Olimpico riaperto e senza Covid!




Primo tempo

– Il tempo di dare un’occhiata alle formazioni e siamo in vantaggio. Ed e’ una classica azione sarriana: Luis Alberto imbecca Ciro che smista verso l’accorrente Hysaj. Con l’ex Napoli che incrocia come se fosse un’ala vera e non un semplice terzino;

– E’ un pomeriggio di festa e si sventolano bandiere;

– La Lazio controlla: ritmo basso. Lazzari sfreccia sotto la Tevere;

– Venti minuti e si affaccia la Cremonese. Prima con un esterno della rete di Tsanjust, poi con un destro a filo d’erba di Ciofani;

– Gli occhiali da sole di Ballerdini saranno gli stessi di quando guidava la Lazio?;

– Riprendiamo smalto. Il Mago ci prova dal limite. Romagnoli incorna ma sulla sagoma di Sarr;

– Ma poi raddoppiamo… Pedro inventa un super assist per Milinkovic che si muove da centravanti vero e poi colpisce. E’ il 2 a 0;

– Fa caldo, la Lazio vince e in tribuna qualcuno si distrae. Uno chiede all’amico: “quest’estate avete già deciso dove andare al mare?”;

– Radu costantemente in piedi davanti alla panchina: proprio non ce la fa a stare seduto;

– Giua fischia la fine della frazione addirittura con qualche secondo di anticipo: aveva voglia di un the rinfrescante?;

Secondo tempo

– Che Lazio sarebbe senza paurose omissioni? E sono quelle che proviamo. Prima Galdames dal limite, poi una clamorosa autorete di Lazzari. Nel giro di pochi giri di lancetta ci ritroviamo sul 2 a 2;

– Ci mettiamo venti minuti buoni per destarci. Felipe entra e impegna subito Sarr;

– Acceleriamo pure in un discreto caos in campo;

– Ciro si mangia un gol, lanciato davanti a Sarr;

– Sergej di testa, Ferrari la spazza sulla linea di tacco. Adesso meriteremmo di tornare in vantaggio;

– La Cremonese ha voglia di giocarsela, nonostante abbia vinto appena quattro gare stagionali:

– E Provedel – su tiraccio di Tsanjust – ci salva dal deflagrante 2 a 3;

– Quando tutto pareva sfinito ecco il blitz. Finalmente Luis Alberto azzecca un corner al veleno. Sarr smanaccia e Milinkovic segna – di testa – il gol facile del definitivo vantaggio;

– Entra Radu, Sarri viene espulso, l’Olimpico ribolle. Festa doveva essere e festa e’ stata;

– Ultima partita in casa: ci siamo già qualificati per le prossime Champions e Supercoppa Italiana. Ma si fa fatica a staccarsi da una annata così ricca di soddisfazioni. Uscendo un tifoso dice all’amico: “A che ora partiamo per Empoli?”. L’altro risponde: “E che ne so? Sentimose domani quando pubblicano giorno e orario…”. Farò quel che potrò per la mia Lazio…






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