di Giorgio BICOCCHI

Pensi al Sassuolo e la prima cosa che ti viene in mente è: sarà lo stesso che ha perso le ultime due trasferte a Verona o Salerno? O invece disputerà una gara convinta, come spesso gli accede, peraltro, contro le grandi squadre? A sei giornate dalla fine d’accordo che la palla scotta tra i piedi ma la Lazio è assoluta padrona del proprio destino. Le quarte distano quattro punti – tralasciando scontri diretti a noi favorevoli o in parità – per cui si preoccupassero loro di riprenderci e/o sorpassarci.




Il decalogo per battere in neroverdi? Eccolo. Perché a 64 punti la vita del Laziale, alla vigilia del secondo viaggio settimanale al “Meazza”, sarebbe decisamente più bella…

  1. Raddoppiare su Berardi e Lauriente, due frecce al servizio di Dionisi. Soprattutto non farli convergere verso il centro e calciare perché sanno far male anche dalla distanza. Oltre a offrire assist al bacio ai centrocampisti-incursori;

  2. Limitare le sgroppate di Frattesi, motore neroverde. Il ragazzo – insieme a Scamacca – iniziò a giocare nelle nostre minori ma vedrete che non ci farà sconti, anzi…;

  3. Anticipare Defrel, sostituto dello squalificato Pinamonti. E’ bravo a difendere la palla ma lento nel girarsi. Ecco, rubargli il tempo potrebbe essere importante per far ripartire in fretta la nostra azione;

  4. Il Sassuolo gioca, si propone ma lascia giocare, prediligendo una batteria difensiva alta, quasi schierata a metà campo; ecco perché gli inserimenti – o i frequenti cambi di campo per le corse di Zaccagni e Felipe – potrebbero essere decisivi;

  5. Andare in pressing su Obiang, mediano lento nelle letture. Obiang non è Lopez, insomma, assente per squalifica. E’ un play-maker di presenza fisica più che inventiva. Pressarlo, togliergli luce nei passaggi potrebbe farci recuperare un mucchio di palloni;

  6. Rogerio o Tojan: gli esterni bassi del Sassuolo non sono fulmini di guerra. Puntarli – magari costringendoli all’ammonizione sin dai primi minuti – potrebbe togliere serenità all’intero reparto difensivo;

  7. Il portiere Consigli non sta attraversando un grande momento di forma: calciare dalla distanza – procedura peraltro che non amiamo granchè (anche se Luis Alberto con le esecuzioni contro Inter e Samp ha portato in dote sei punti…) – potrebbe acuire i suoi attuali disagi;

  8. Attaccare a testa bassa sin dai primi minuti senza far balenare negli avversari la possibilità di giocare una gara senza stress. Tenere alto il ritmo, insomma, mettendo in conto di sbagliare pure qualche appoggio;

  9. Attaccare si ma con giudizio, senza dare al Sassuolo la possibilità del contropiede a campo largo. In quel caso rischieremmo molto perché la qualità tecnica degli avversari – specie degli esterni – è eccelsa;

  10. Inserire Lazzari dal primo minuto per ridare imprevedibilità ai nostri attacchi? Potrebbe essere un’idea praticabile. Anche se poi il reparto arretrato – complice l’impiego forzato di Patric al posto dello squalificato Romagnoli – sarebbe nuovo per metà. Ma gli spunti improvvisi di Lazzari, al cospetto di dirimpettai che patiscono la velocità, potrebbe rivelarsi arma importante.






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