di Fabio BELLI
È uscito il 5 sulla ruota di Napoli: nella Smorfia è la Mano, che come diceva Mario Brega “po’ esse fero e po’ esse piuma”. Oggi è stata ferro per le guance di Spalletti e di Napoli tutta che si era presentata all’appuntamento già imbandierata per il terzo Scudetto. Ci sarà tempo viste le distanze ancora siderali sulle inseguitrici, Napoli non piange ma di sicuro la Lazio ride di gusto: una prestazione mastodontica tatticamente e lo spirito di sacrificio visto zittisce tutte le chiacchiere sul gruppo, vere e proprie bestemmie considerando come ogni giocatore, nel bene e nel male, nell’errore e nella giocata, dà tutto per il compagno al suo fianco. E ora silenzio: una notte al secondo posto in attesa delle mosse delle altre, con la consapevolezza che la Lazio vale soprattutto se è lei stessa a credere davvero nelle proprie qualità.
FORMAZIONI – Per Sarri, recuperato Romagnoli al centro della difesa, c’è Hysaj sulla sinistra con Marusic a destra e Lazzari inizialmente in panchina così come Cataldi, con Vecino in cabina di regia. Tridente offensivo con Felipe Anderson, Zaccagni e Immobile visti gli acciacchi di Pedro. Nel Napoli formazione tipo per Spalletti fatta eccezione per la squalifica di Mario Rui, sostituito da Olivera nella linea a quattro di difesa.
LAZIO D’ACCIAIO – Al 5′ subito grande occasione per la Lazio: punizione dalla trequarti di Luis Alberto, Vecino anticipa tutti in area cercando di testa il secondo palo, miracoloso il salvataggio di Di Lorenzo che di testa praticamente sulla linea mette in calcio d’angolo. Il Napoli col passare dei minuti prende il controllo del possesso palla, la Lazio lascia pochi spazi ma al minimo errore i partenopei sono pronti a colpire e su un disimpegno incerto di Patric al 16′ Zielinski trova la prima conclusione della partita per il Napoli, con Provedel che blocca a terra. Il Napoli prova a forzare sulla destra ma sbaglia tre palloni a stretto giro di tempo nel tentativo di innescare Lozano, al 20′ invece è Hysaj a rubar palla e a sfondare, con Kim che mura la conclusione sullo scarico per Milinkovic-Savic. Al 21′ sbaglia Immobile e riparte il Napoli, Patric costretto al fallo su Osimhen con conseguente cartellino giallo per lo spagnolo. Sulla conseguente punizione, Osimhen guadagna calcio d’angolo e poi nulla di fatto. Al 26′ bella combinazione che porta alla conclusione Anguissa, pallone sopra la traversa complice una deviazione. Alla mezz’ora scende bene Lozano ma Osimhen non trova l’inserimento sul cross del messicano anche grazie al tempismo in uscita di Provedel. La Lazio rischia di farsi schiacciare troppo ma al 38′ riesce a uscire in palleggio e a tornare alla conclusione con un diagonale di Felipe Anderson che è facile preda di Meret. Nel finale il portiere del Napoli smanaccia un’insidiosa traiettoria da corner di Luis Alberto, si va al riposo col risultato fermo sullo 0-0 allo stadio Diego Armando Maradona.
LA GARRA CHARRUA – Si parte nella ripresa con uno scontro aereo tra Patric e Osimhen, con i nigeriano che ha la peggio dalla spallata subita dallo spagnolo. Al 6′ e al 7′ vengono chiusi in angolo gli affondi di Osimhen e Kvaratskhelia, mentre al 10′ Zielinski guadagna una punizione dal limite per ostruzione di Luis Alberto. La conclusione di Kvaratskhelia finisce abbondantemente sul fondo. Lampo del Napoli al 13′ con Lozano che sfonda di nuovo a destra e mette nel mezzo, Osimhen appoggia e la conclusione “sporca” di Zielinski finisce d’un soffio a lato. Subito dopo primo cambio per Sarri che inserisce Pedro al posto di Felipe Anderson. Al 18′ ammonito Osimhen per un fallo su Zaccagni a centrocampo, al 22′ passa la Lazio: Luis Alberto giostra bene il pallone e scarica su Zaccagni che crossa, Kvaratskhelia respinge centralmente e Vecino scaglia una sassata di controbalzo che batte Meret per lo 0-1 biancazzurro. Doppia sostituzione per Spalletti dopo lo svantaggio con Politano ed Elmas che rilevano rispettivamente Lozano e Anguissa. Al 31′ prima percussione del macedone del Napoli che trova il break e guadagna angolo su chiusura di Romagnoli, corner neutralizzato da una temeraria uscita di Provedel. Al 34′ ancora angolo per il Napoli che batte veloce, Kvaratskhelia crossa per Osimhen che di testa colpisce la traversa, quindi Provedel è super sulla ribattuta di Provedel, poi fallo di mano di Di Lorenzo nel batti e ribatti in area. Cambi al 37′: nel Napoli dentro Simeone e Ndombele al posto di Zielinski e Lobotka, Sarri inserisce Cancellieri al posto di Zaccagni. Ultima emozione un incrocio dei pali colpito da Milinkovic-Savic su calcio di punizione, nei 5′ di recupero il Napoli non trova spazi e la capolista è costretta a cadere, per la prima volta in casa, contro una super Lazio ora momentaneamente seconda in classifica.
IL TABELLINO
NAPOLI-LAZIO 0-1
Marcatore: 67′ Vecino
NAPOLI (4-3-3): Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Kim, Olivera (90’+3′ Zedadka); Anguissa (71′ Elmas), Lobotka (84′ Ndombelè), Zielinski (84′ Simeone); Lozano (71′ Politano), Osimhen, Kvaratskhelia. A disp.: Marfella, Gollini, Juan Jesus, Bereszynski, Ostigard, Demme, Zerbin, Gaetano. All.: Luciano Spalletti
LAZIO (4-3-3): Provedel; Marusic, Patric, Romagnoli, Hysaj; Milinkovic, Vecino, Luis Alberto (88′ Cataldi); Felipe Anderson (58′ Pedro), Immobile, Zaccagni (84′ Cancellieri). A disp.: Maximiano, Adamonis, Lazzari, Gila, Radu, Pellegrini, Fares, Marcos Antonio, Basic, Romero. All.: Maurizio Sarri
Arbitro: Luca Pairetto (sez. di Nichelino)
Assistenti: Lombardo – Rossi C. IV ufficiale: Orsato. V.A.R.: Chiffi. A.V.A.R.: Marinelli
NOTE: Ammoniti: 22′ Patric (L), 64′ Osimhen (N), 89′ Elmas (N), 90’+4′ Marusic (L). Recupero: 1′ pt, 5′ st.