di Alessandro DE CAROLIS

Ecco le pagelle di Verona-Lazio, match valido per il 36° turno della Serie A. Sugli scudi Ciro Immobile che con la tripletta odierna ha agganciato Lewandoski nella classifica della Scarpa d’Oro. Correa è tornato, Milinkovic ha incantato, ma in generale tutta la squadra è sembrata quella pre Covid-19.




Strakosha 7: spiazzato dal rigore di Amrabat, per il resta partita tranquilla a dimostrazione dell’ottima partita della squadra. Nella ripresa compie una prodigiosa parata di riflesso sul colpo di testa ravvicinato di Salcedo. Portare a casa un clean sheet contro il Verona non è cosa da poco.

Patric 6.5: buona partita dello spagnolo. Attento e preciso negli interventi. Anche oggi ha dimostrato di essere un valido elemento del reparto arretrato (dal 65’ st Vavro 6: dimostra buoni anticipi, meriterebbe più occasioni per esser messo veramente alla prova).

Acerbi 7.5: tutti lo davano per spacciato. Stagione finita si diceva. Evidentemente non conoscono bene la tempra e il fisico di puro acciaio del numero 33 biancazzurro. Gioca tutti i 90’ e sempre ai suoi soliti livelli. Anche oggi sul centrosinistra. Nella ripresa manca di pochi centimetri il gol del vantaggio con un colpo di testa.




Luiz Felipe 6: ingenuità colossale sul rigore concesso al Verona. Temporeggia troppo col pallone invece di spazzarlo prima di sgambettare Borini. Non si capisce cosa gli sia passato per la testa. Pure oggi, come a Torino, gli si chiude una vena e macchia la sua prestazione con errori elementari. Peccato, deve ritrovare concentrazione.

Marusic 6.5: dopo un lungo stop causa infortunio torna a disposizione di Inzaghi. Nel momento più opportuno, soprattutto vista la squalifica di Lazzari. Si applica in entrambe le fasi dimostrando una buona condizione fisica. Non dispiace affatto (dal 88’ st Armini s.v)

Parolo 7: buonissima gara per l’esperto centrocampista biancazzurro. Quando c’è da fare legna a centrocampo lui è il migliore. In fase di interdizione oggi ha fatto la differenza contro un avversario rognoso come il Verona.

Milinkovic 8: gol su punizione a spianare la goleada biancazzurra. Una firma che mette la ciliegina sulla torta della sua prestazione. Fisicità, corsa, qualità e quantità. Giocatore essenziale e fondamentale nello scacchiere di Inzaghi. Averlo impiegato come mezzala è stata una mossa tattica geniale. Giocatore da Champions League (dal 88’ st A.Anderson s.v).

Luis Alberto 7: primo tempo così e così, troppi leziosismi tra colpi di tacco e controlli con la suola. Cresce e non poco nella ripresa insieme alla squadra senza però trovare l’acuto vincente. Ma tutte le azioni nascono dai suoi piedi, come regista offensivo è troppo importante.

D. Anderson 6.5: partita molto positiva per il giovane talento. Inzaghi sembra puntarci molto, vista la presenza in panchina sia di Jony che di Lukaku. Corre a tutta fascia facendo la mina vagante per la difesa scaligera (dal 65’ st Lukaku 6: entra decisamente meglio rispetto alla partita col Cagliari. Da’ profondità alla squadra e aiuta in difesa con interventi precisi).




Correa 7,5: segnali più che positivi. Il Tucu sta mettendo minuti e benzina nelle gambe. Oggi qualche serpentina in più a mettere in difficoltà la retroguardia veronese. Si procura un’interessante punizione dal limite ma Luis Alberto la spara alle stelle. Nella ripresa firma il terzo gol con un bel diagonale. Una freddezza sotto porta non da lui. Giocatore ritrovato (dal 69’ st Caicedo 6).

Immobile 10+: 34° gol in campionato, +4 su Ronaldo in attesa di Juventus-Sampdoria, raggiunto Lewandoski nella classifica della Scarpa d’Oro, a meno 2 dal record assoluto di gol di Higuain (36 reti). Il numero 17 biancazzurro realizza il rigore che si era procurato con un tiro preciso e angolato. Silvestri aveva intuito ma rigori così potenti e angolati sono impossibili da prendere. Capolavoro da cineteca sul quarto gol con un piattone a giro in posizione quasi impossibile. In pieno recupero sigla il secondo rigore della serata spiazzando il portiere. Giocatore tanto generoso che inizialmente voleva lasciarlo a Luis Alberto. Quanto è mancato alla Lazio il vero Ciro Immobile nella prima fase post-lockdown.




All. Inzaghi 7.5: la squadra è tornata ai suoi soliti livelli, forse un po’ tardi per il discorso scudetto, ma almeno per centrare l’obiettivo primario chiamato Champions League. Una coppa cercata e sfiorata da due anni e finalmente conquistata con merito e onore. Oggi la vittoria non era scontata. Aver fatto cinque gol è stato importante per un eventuale differenza reti. Solo applausi e ringraziamenti per il mister e i suoi ragazzi.



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