In un’intervista a calciomercato.com, l’ex attaccante della Lazio Keita Balde Diao ha ricordato alcuni episodi della sua esperienza in biancazzurro e del suo rapporto col Presidente Lotito:




La Lazio rappresenta un pezzo di vita per Keita: “Appena arrivato al settimo cielo perché il mio nome usciva sui giornali e in tv. All’inizio è stata dura, mi allenavo già con la prima squadra ma non potevo scendere in campo. Organizzavano amichevoli per me e Tounkara che non potevamo essere tesserati“. Qualche problemino col passaporto:Ho anche avuto paura che saltasse tutto“. Poi si è rifatto con tanto di interessi:L’esordio in Serie A contro il Chievo è stata una grande emozione, quando ho visto che eravamo sul 3-0 ho pensato che se non fossi entrato quel giorno non avrei più debuttato“. A seguirlo da vicino, un presidente sempre presente:Lotito mi ha preso a 16 anni, per me è come un padre. Una persone particolare, non semplice. Con la Lazio sta facendo un gran lavoro, ci rispettiamo e ci apprezziamo. Abbiamo discusso come padre e figlio, ma tra noi non ci sono problemi“.

Il presente a Montecarlo ma l’Italia sempre nel cuore: “Oggi lo considero il mio primo Paese, è quello che mi ha dato l’opportunità di diventare quello che sono oggi. In futuro mi piacerebbe tornare“.






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