Arrivano brutte notizie per le società di calcio della nostra Serie A e in particolare per la Roma da parte della agenzie di rating internazionali e, in particolare, dall’ormai celebre Standard & Poor’s.




Le banche hanno iniziato a riconsiderare la posizione finanziaria delle obbligazioni e dei prestiti emessi nei confronti delle società di calcio, provate dall’emergenza coronavirus, e dei bond emessi nel corso degli ultimi anni per rifinanziare i debiti e avere liquidità di cassa. Come riportato da Gazzetta dello Sport e Corriere dello Sport ​S&P ha ridotto la valutazione delle obbligazioni del club, scesa ora da BB- a B+ ovvero a un passo dalla classificazione di “junk” ovvero spazzatura..




Preoccupa in casa giallorossa la notizia del declassamento del bond-Roma emesso da dalla banca d’affari Goldman Sachs da 275 milioni e sottoscritto lo scorso agosto con tasso di interesse al 5,125%. Sebbene il titolo in Borsa sia in crescita per la Roma il problema del declassamento del bond riguarda anche la cessione societaria con Friedkin, già arenatasi per l’effetto coronavirus e ora rivista al ribasso come cifre da tutti gli operatori. Pallotta non è preoccupato: “Con quello che accade è normale. Sono cose che stanno succedendo dappertutto”, ma il problema rimane e a lungo termine anche per la Roma potrebbero aprirsi nuovi scenari.

(fonte: calciomercato.com)






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