di Alessandro DE CAROLIS

Ecco le pagelle di Lazio-Udinese, match valido per il 14° turno di Serie A. Sugli scudi tutta la Lazio per una prova corale superlativa. I quattro tenori dirigono l’orchestra biancazzurra.

Strakosha 6: non ci sarà bisogno della doccia per lui. Spettatore non pagante per tutti i 90’ a dimostrazione di una supremazia incontrastata della Lazio.

Luiz Felipe 6.5: partita sufficiente. In difesa soffre poco e accompagna molto bene l’azione in fase offensiva. Nella prima frazione gli capita un pallone vacante dal limite e tenta la fortuna con una conclusione di poco fuori. Avendola colpita d’esterno la palla ha preso un effetto a uscire tanto da non poter inquadrare lo specchio della porta.

Acerbi 6.5: partita di totale amministrazione e di controllo nel reparto arretrando dettando come sempre i tempi ai due compagni. Leader in campo e nello spogliatoio sempre più nei cuori dei suoi tifosi. In un anno e mezzo si è così consacrato nella Lazio da diventare una certezza anche nella nazionale italiana. Un leone.

Radu 6.5: smaltito l’attacco influenzale che lo aveva precluso nell’ultima settimana torna titolare dal 1’ disputando una partita tranquilla gestita con la solita esperienza e qualità.

Lazzari 7.5: “Il Frecciarossa numero 29 è in arrivo sulla fascia destra… allontanarsi dalla linea gialla”. No, non è un annuncio della stazione Roma Termini, ma l’avviso preventivo per gli avversari malcapitati sulla fascia di Lazzari. Devastante in corsa, non si riesce a stargli dietro. Non solo ha arato il campo, ma ha anticipato il terzino friulano più di una volta recuperando palla a ridosso dell’area avversaria. Meriterebbe davvero la chiamata di Roberto Mancini per Euro 2020.

Leiva 7: la diga biancazzurra è tornata. Dopo un inizio di stagione un po’ appannato, causa una preparazione estiva travagliata dai problemi fisici, è finalmente tornato a essere determinante come lui sa fare. Anticipa sempre l’avversario con interventi di fino. Tanto è prezioso e vitale nel centrocampo che quando non è in giornata si vede subito. Serve anche il miglior Leiva per l’assalto alla Champions League (dal 74’ Cataldi 6)

Luis Alberto 8.5: Perfetto in entrambe le fasi. Questa partita è il suo capolavoro tattico come la Cappella Sistina è stato il capolavoro artistico di Michelangelo. Il “sombrero” nel primo tempo è stato solo uno dei tanti lampi. In fase offensiva si è dimostrato anche un vero mastino recuperando anche in anticipo palloni preziosi (dal 79’st Anderson 6: al suo debutto in campionato con la maglia biancazzurra prende una sufficienza di incoraggiamento)

Milinkovic 7.5: dei quattro tenori è quello meno in luce ma per il compito tattico richiesto da Inzaghi è comunque decisivo. Il numero 21 biancazzurro è diventato più alla Parolo curando quel lavoro sporco per dare più equilibrio al centrocampo. Cosa che lascia oltretutto carta bianca a Luis Alberto in fase offensiva (risaltando così anche lo spagnolo).

Lulic 7: buona prestazione del capitano biancazzurro. Prezioso in entrambe le fasi. Quest’oggi dimostra di avere più benzina nelle gambe saltando l’uomo e accompagnando sempre l’azione. Nella ripresa va pure vicino al gol con un colpo di testa sul cross di Lazzari. Esce per prendere la giusta e meritata standing ovation (dal 63’st Jony 6)

Correa 8: buona parte dei rigori realizzati da Ciro sono merito suo. Oggi se ne procura addirittura due mandando in bambola l’intera difesa friulana. Nel primo è servito l ausilio del var per vedere il tocco sul numero 11 biancazzurro. Il suo estro e il suo dribbling sono da stropicciare gli occhi.

Immobile 9: nona partita consecutiva in gol. Il record di Batistuta è a -2. Rete numero 15 in campionato, eguagliate le marcature in campionato dell’anno scorso. Primato sempre più indiscusso nella classifica marcatori 2019/20. Cosa si può chiedergli di più?!? Sblocca la partita raccogliendo l’assist di Milinkovic e raddoppia con un cacio di rigore perfetto a spiazzare Musso.

 

Inzaghi 9: basta un tempo alla sua Lazio per chiudere la pratica. Sesta vittoria consecutiva. I suoi ragazzi si sono dimostrati umili e concentrati, consapevoli della loro superiorità. Segnali di maturità importanti visto che molti punti negli anni sono stati persi in sconti contro avversari sulla carta più deboli. La Lazio c’è per la Champions, le concorrenti sono avvisate.

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