di Alessandro DE CAROLIS

Ecco le pagelle di Lazio-Bologna, match valido per il 37° turno della Serie A. Sugli scudi i tre realizzatori con tre gol fantastici, delle vere giocate di talento e fantasia. Promossi tutti, dall’esordiente Guerrieri al giovanissimo Armini dagli ampi margini di crescita.

Guerrieri 6: prima da titolare con la maglia della “sua” Lazio. Nel primo tempo ben figura con qualche intervento decisivo. Nella ripresa ha delle grosse responsabilità sul gol del pareggio e scivola al momento dell’uscita sul gol del 3-2. Non è facile per un portiere giocare la sua prima partita dopo 2 anni senza impegni ufficiali. meriterebbe di giocare in prestito e tornare ai fasti di qualche anno fa.

Bastos 7.5: uno dei migliori in campo. In difesa ha ormai convinto tutti dimostrando una continuità e un rendimento tale da meritare la conferma per il prossimo anno. Dalle sue parti non si passa, e in zona offensiva è un attaccante aggiunto. Il gol siglato è da vero numero 10, una finta con tanto di mattonella da stropicciarsi gli occhi.

Luiz Felipe 6.5: è il futuro della Lazio. Giovane e già forte. Ha ancora qualcosa da limare, ma vedendolo giocare non si spiega come (infortuni a parte) Inzaghi non gli abbia mai dato la maglia da titolare fisso. Una garanzia (dal 52’st Armini 6.5: gioca una buona fetta di gara e nel momento peggiore visto il ritorno del Bologna. Non si spaventa e anzi dimostra sul campo in una partita non facile tutto il suo valore. Fresco fresco di promozione in Primavera 1 manda messaggi importanti a Inzaghi e alla dirigenza. Un giocatore predestinato)

Acerbi 6.5: il leone gioca ovunque in difesa, e oggi ha presidiato il centrosinistra per agevolare il compagno brasiliano nel ruolo di centrale “puro”. Sempre lucido e attento, quando ha palla lui o quando un avversario milita dalle sue parti non ci sono pericoli. Giocatore da clonare per carisma e duttilità.

Romulo 6.5: primo tempo molto sornione se non per qualche ripartenza. Molto meglio nella ripresa, sopratutto nella seconda metà quando accompagna in maniera costante la fase offensiva della Lazio. Giocatore da riscattare perché prezioso per la sua intelligenza tattica e una buona tecnica di base.

Leiva 7: conferma l ottimo finale di stagione con una condizione fisica e mentale sorprendente. Se gira lui gira tutto il centrocampo biancazzurro. Una diga davanti alla difesa. Benissimo nel primo tempo, soffre un pò nella ripresa quando il Bologna gioca il tutto per tutto per salvarsi con una giornata di anticipo (dal 72′ Milinkovic 7.5: è tornato il sergente. Tardi, ma è tornato. Il gol in finale sembra avergli ridato quella sicurezza perduta sbloccando tutto il potenziale tecnico visto l’anno scorso. Punizione perfetta, una vera pennellata)

Parolo 6.5: viene da un filotto importante di partite da titolare. Si è ripreso la scena e il posto nelle gerarchie di Inzaghi dimostrando che serve anche la sua sostanza nel centrocampo laziale. Sacrificato più volte per il centrocampo “qualità” ha saputo sfruttare queste occasioni finali. Giocatore generoso dal lavoro “sporco” troppo spesso sottovalutato.

Badeji 6: non la sua migliore partita, molti alti e bassi. Una partita a strappi insomma. La caratura del giocatore non si discute, ma il suo rendimento al di sotto delle aspettative è da imputarsi di certo al poco utilizzo e quindi alla poca fiducia che si sente addosso (dal 65′ Cataldi 6.5: entra e da quella sostanza in più che è mancata questa sera a Badeji)

Lulic 6.5: dopo la partita quasi perfetta della finale torna ad arare la fascia sinistra come solo lui sa fare. Il capitano biancazzurro supera con la grinta e la corsa alla Forrest Gump i limiti tecnici. Fresco anche lui di rinnovo rimane al centro del progetto biancazzurro.

Correa 7.5: quattro gol nelle ultime quattro partite tra campionato e Coppa Italia. Calcolando che da settembre ad aprile ne aveva fatti solo 3, ciò fa capire l’esplosione finale del “Tucu”. Se fosse avvenuto qualche mese prima sarebbe stato un Felipe Anderson del primo anno di Pioli. Una vera scheggia, imprendibile ormai a ogni difesa. Il gol di oggi è spettacolare: con un colpo di tacco manda a spasso tutta la difesa bolognese. Anche lui è diventato un patrimonio per la Lazio.

Immobile 6: finale di stagione da dimenticare per il numero 17 biancazzurro. Polveri bagnatissime sotto porta. Sono sei ormai le giornate di campionato senza gol per il bomber napoletano. I gol però di certo non levano le sue grandi doti tecniche. Un’annata storta capita a tutti gli attaccanti. Il prossimo anno la Lazio punta ancora tanto su di lui.

Inzaghi 6.5: tutti si chiedono se sia stata la sua ultima partita all’Olimpico oppure no. Il dilemma che tiene in ansia tutti i laziali si saprà di certo dopo Torino-Lazio, al termine del campionato. Tirando le somme del campionato, è stata un’annata da 7.5. La Coppa Italia ha ovviamente alzato il voto, ma un 6.5 lo avrebbe comunque preso anche senza. Il tecnico piacentino è un vero laziale e sa far giocare bene la squadra. Ha i suoi limiti e qualche fissa come ogni allenatore, ma puntare su di lui sarebbe fondamentale per la Lazio. Non a caso è dopo Ericksson l’allenatore più vincente della Lazio.

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