di Alessandro DE CAROLIS 

Parole dure, durissime, del direttore sportivo Igli Tare al termine di Milan-Lazio. Il mancato rigore su Milinkovic è stato il motivo dello sfogo del dirigente biancazzurro. Ecco le sue parole post-partita e quelle successive in conferenza stampa al posto di Inzaghi.

“Questa è la storia di una morte annunciata, quello temuto prima della partita è successo. Ci dispiace uscire sconfitti dopo una partita giocata alla grande soprattutto nel primo tempo. Meritavamo di deciderla sul campo e non tramite gli episodi. Quali? Mi riferisco alla velocità con cui l’arbitro fischia il primo rigore, si vedeva da mille metri non ci fosse. Il secondo poi poteva starci o no, è un contrasto corpo o corpo. Anche se è caduto come se gli avessero sparato. Quello su Milinkovic è rigore netto. C’è un minimo tocco sulla palla, ma anche un grossissimo contatto. Chi ha giocato a calcio conosce le dinamiche, poteva starci il rigore o perlomeno il dubbio di vederlo. Siamo in debito dall’anno scorso con le decisioni arbitrali. Non voglio fare la vittima, ma meritiamo che si decida tutto sul campo. Chiudiamo il campionato e alla fine tiriamo le somme. Poi tra dieci giorni abbiamo una grande rivincita”.

Ditemi voi se c’è qualcosa che non va, ci sono molte cose che non vanno. È successo quello che temevo potesse accadere. Venivamo da episodi dubbi della settimana scorsa, speravamo questa partita potesse essere decisa sul campo. Fischiare due rigori in 30 secondi è un record, la velocità di decidere sull’episodio di Milinkovic non la condivido. Si vedeva chiaramente il contatto tra Rodriguez e Milinkovic: più della palla prende il giocatore. Coppa Italia? Dobbiamo ragionare a mente fredda, c’è ancora un finale di campionato da giocare. Dobbiamo concludere la stagione nel migliore dei modi. Rigore Kessie? Ci può stare come non ci può stare. Stessa cosa quello su Milinkovic. Dopo le polemiche sul rigore non fischiato al Milan contro la Juventus, ci si poteva aspettare qualcosa del genere. Lo scorso anno abbiamo subìto tanti torti e non siamo andati in Champions League. Dobbiamo comunque essere forti e andare avanti senza fare le vittime. Ritengo Rocchi il miglior arbitro italiano, proprio per questo mi aspettavo valutazioni con più freddezza. La gara poteva essere gestita meglio, come l’ammonizione di Luis Alberto che non c’era. Ora sarà assente 

“La Lazio nel primo tempo meritava di passare in vantaggio. Una parata di Reina ed il palo colpito da Immobile sono state grandi occasioni per noi. Abbiamo svolto un grande primo tempo, dopo l’uscita di Correa ci siamo abbassati senza svolgere la stessa prestazione del primo tempo. Noi dirigenti dobbiamo ragionare a mente fredda, lo scorso anno abbiamo perso l’accesso alla Champions League per un punto a causa di episodi come il gol di mano, nonostante la presenza del VAR di Cutrone: abbiamo subìto tantissimo. 

Durante una gara ci può essere del nervosismo, ma abbiamo svolto un anno intenso di preparazione e lavoro. Stasera speravamo la partita potesse esser decisa dalla bravura di una squadra, ma invece è stata caratterizzata da episodi che hanno inciso molto. Ci dispiace perché non dobbiamo fare le vittime, ma lottare per grandi obiettivi come la Champions League. La Lazio merita di centrare questo traguardo visto il rendimento della squadra nelle ultime due-tre stagioni. Il contatto su Milinkovic era da sanzionare con un rigore, come è stato fischiato invece molto in fretta un penalty per un tocco di mano di Acerbi. Prendiamo atto dello svolgimento della gara, andiamo avanti in vista del finale di stagione. Ci aspettano delle partite importanti, siamo ancora in gioco per la Champions League e ci attende una semifinale molto importante di Coppa Italia.

Dobbiamo restare concentrati e determinati per centrare dei risultati importanti. Nel finale c’è stato un po’ di tensione: al termine di queste gare, da parte della squadra sconfitta c’è sempre grande nervosismo, ma le acque si sono calmate. La Lazio è stata una vittima di tanti episodi VAR nella passata stagione, così come in questa annata sportiva. L’importanza delle Società in Italia si conosce, noi cerchiamo di camminare passo dopo passo e di diminuire, tramite organizzazione societaria e organizzazione tecnica, il gap con le grandissime squadre. Negli ultimi due anni la Lazio avrebbe meritato di più di quanto raccolto finora”.

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