di Fabio BELLI

Meno di una settimana alla deadline delle ore 20 di giovedì 31 gennaio 2019. Il calciomercato invernale ha riservato finora poche emozioni, meno ancora in casa Lazio dove però iniziano a concretizzarsi i movimenti in uscita che il DS Tare aveva preannunciato sin dall’inizio dell’anno nuovo. E quelli in entrata? Facciamo il punto della situazione in attesa delle prime ufficialità:




Martin Caceres: Prima il Parma, poi il Flamengo, poi il Bologna, quindi il Giappone col Vissel Kobe: il nazionale uruguagio, dopo un anno in cui il feeling con Simone Inzaghi non è mai sbocciato, sembrava alla romanesca la sora Camilla che tutti la vogliano, nessuno se la piglia. Ma che a pigliarsela fosse la bella del ballo, non poteva immaginarselo nessuno. D’altronde un vecchio detto dice: qualunque cosa ci sia prima di un “ma”, è una stupidaggine. E così Martino si ricongiunge al suo Unico Grande Amore, quella Vecchia Signora che ha lasciato e ripreso per tre volte. Stupore, visto che un giocatore che ha faticato terribilmente a trovare spazio in una difesa non propriamente imperforabile come quella della Lazio, passa alla squadra che da otto anni domina il calcio italiano grazie alla qualità della sua rosa. Ma evidentemente Allegri si fida di un giocatore che già in Nazionale con la difesa a quattro ha dimostrato di offrire buone garanzie. Manca ancora l’ufficialità ma oltre all’accordo col giocatore, la Juve garantirebbe anche alla Lazio un indennizzo da 600.000 euro, lasciando immacolato il bilancio.




Alessandro Murgia: Anche qui non siamo alle firme, ma da quanto trapela poco ci manca: a caccia di spazio considerando l’appuntamento dell’Europeo Under 21 da giocare in casa con l’Italia, al quale si vorrebbe presentare da protagonista, l’eroe della Supercoppa 2017 a caccia di spazio l’avrebbe trovato in terra Estense. Prestito oneroso per 18 mesi, 6 sicuri, la stagione successiva legata alla permanenza della Spal in Serie A. Ceduto Viviani, gli emiliani puntano su Murgia che ha trovato in questa stagione solo qualche sprazzo in Europa League e appena 6 minuti in campionato. Un affare che potrebbe aprire le porte ad una nuova trattativa per Lazzari a giugno, ma solo se la Lazio dovesse fare ulteriore cassa. Con la Spal in B, Murgia tornerebbe alla base.

Jordan Lukaku: A caccia di un esterno, Rafa Benitez per il suo Newcastle punta sul belga che dopo l’infortunio non è più tornato lo “spaccapartite” che per un anno e mezzo si era fatto apprezzare alla Lazio. Anche in questo caso l’annuncio ufficiale non c’è, ma il giocatore non si è allenato né giovedì né venerdì a Formello, dopo essere stato titolare domenica scorsa a Napoli. Cifre contraddittorie: si parlava di un ragionevole prestito a 500.000 euro ai quali si aggiungerebbe il diritto (non obbligo, se non convincesse Lukaku tornerebbe a Roma con scadenza di contratto nel 2020) di riscatto per gli inglesi a 6 milioni e mezzo di euro, per 7 milioni totali. Ma altre fonti parlano di ben 20 milioni per l’eventuale riscatto del calciatore da parte del Newcastle. Si attendono lumi in merito.

Milan Badelj: Vuole giocare di più? Vero. Vuole andarsene? Falso. Dopo il faccia a faccia tra Lucci, agente del calciatore, e la società si è chiarito questo aspetto fondamentale. Badelj non è nervoso, ha un buon rapporto con Inzaghi e con i compagni (presente e sereno alla cena di mercoledì sera) e comprende le gerarchie, ma se si affacciasse qualcuno in grado di garantirgli il posto da titolare, sarebbe pronto a valutare l’offerta per tornare assoluto protagonista in campo. Lo Zenit San Pietroburgo, venduto Paredes al PSG, potrebbe puntare sul giocatore: tra gli 8 e i 10 milioni si potrebbe chiudere un’operazione che lascerebbe però alla Lazio il solo Cataldi come vice-Leiva.




Gli altri: Patric è forte di un quadriennale che rende improbabile la sua cessione a gennaio. Per Bastos c’è stato un sondaggio dello Sporting Lisbona, mentre Wallace non sembra avere estimatori: con Caceres out, senza un’entrata a sorpresa la Lazio non può privarsi di altri centrali a cuor leggero. Con Lukaku in Inghilterra, Durmisi è fuori dal mercato, decisione fortemente voluta dal DS Tare che crede nel giocatore e ha respinto la corte del Celta Vigo che si era fatta molto pressante circa 10 giorni fa. Occhio a Caicedo: Terim l’ha esplicitamente richiesto al Galatasaray che sarebbe disposto a soddisfare le richieste economiche della Lazio (con un’offerta di 3 milioni ci sarebbe anche una plusvalenza in bilancio) ma Inzaghi si ritroverebbe senza alternative in attacco, con due sole punte “pure”, ovvero Immobile e Correa.

E in entrata? La società ha deciso di non intervenire sin dal 1 gennaio, quando Tare annunciò in un’intervista a Sky che ci sarebbero stati acquisti solo in caso di partenze non previste. Traduzione: se qualcuno comprasse a caro prezzo un titolare che al momento non ci passa per la testa di vendere, naturalmente interverremmo per un sostituto. Altrimenti nisba. E Caceres, Lukaku, Murgia, Rossi, Lombardi e Minala, i “ceduti” (di fatto o in pectore) fino a questo momento, titolari non sono. Da più riprese rimbalzano voci che confermano l’immobilismo in entrata. Il però c’è sempre, e riguarda un Tare che spesso è stato capace di presentare affari fatti di cui non si era scritta una riga sui giornali in precedenza. Tra gli esterni, rimbalzano i nomi di Barreca (ex Toro, ora al Monaco) e Laxalt (poco spazio al Milan, situazione simile a Badlj), mentre Zappacosta e Ristovski sembrano rispondere al profilo di chi entra Papa nel Conclave e ne esce Cardinale: nomi troppo chiacchierati per concretizzarsi.






LASCIA UN COMMENTO

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.