Nel 32° turno del campionato italiano di Serie A, Lazio e Roma si sono fermate sullo 0-0 allo Stadio Olimpico. Il risultato non rispecchia però quanto prodotto da entrambe le formazioni nell’arco della sfida e non testimonia lo spettacolo al quale hanno dato vita le due compagini che, nel corso del match, si sono equamente divise il possesso palla. Il derby della Capitale non terminava in parità dall’11 gennaio del 2015, giorno nel quale le due squadre di Roma chiusero il confronto sul 2-2.

Con la sfera tra i piedi, gli uomini di Mister Simone Inzaghi sono riusciti a manovrare 11 azioni, arrivando attraverso queste a ben 7 tiri, che complessivamente hanno scaturito 4 occasioni da gol per la Prima Squadra della Capitale. Offensivamente, la Lazio si è resa protagonista di 38 azioni offensive. Diciotto di queste sono state sviluppate dai biancazzurri sul versante di destra, 12 su quello di sinistra ed appena 8 centralmente.

Sotto il punto di vista tattico, la compagine biancazzurra si è presentata formalmente con il classico 3-5-2 adottato già in precedenza nel corso dell’intera stagione. Analizzando accuratamente le posizioni medie registrate dai calciatori laziali nel corso della partita, però, emerge una piccola variazione rispetto alle sfide passate. La chiave tattica della sfida, infatti, è racchiusa nel ruolo adottato da Sergej Milinkovic. Il numero 21 ha supportato con maggior frequenza la manovra offensiva biancazzurra, guadagnando diversi metri nel posizionamento medio. La presenza del serbo tra le due linee arretrate giallorosse ha consentito alla Lazio di arginare la pressione della compagine di Di Francesco sfruttando proprio la fisicità di Milinkovic che, tra giocate aeree e guizzi tecnici, ha pulito tantissimi palloni nella metà campo avversaria. Tale atteggiamento da parte del numero 21 biancazzurro è proseguito anche nella seconda frazione ed anche dopo l’ingresso in campo di Luis Alberto. Lo spagnolo ha infatti indossato i panni della mezzala nel centrocampo a cinque.

Al termine della stracittadina, Felipe Anderson è stato eletto tra i biancazzurri come il Most Valuable Player della sfida. L’attaccante brasiliano, nel giorno del suo venticinquesimo compleanno, ha partecipato a ben 8 azioni d’attacco della Prima Squadra della Capitale, rendendosi inoltre utile in fase di non possesso attraverso 3 intercetti. Il numero 10 biancazzurro sul terreno di gioco ha anche macinato 6,811 chilometri. Analizzando le prestazioni individuali della Lazio, spiccano su tutte quelle di Lucas Leiva e Marco Parolo: il brasiliano è risultato come il miglior giocatore in campo per intercetti riusciti (7), il centrocampista di Gallarate, invece, è stato il calciatore ad aver corso di più tra le due compagini (11,983 chilometri).

(Fonte: sslazio.it)

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