di Alessandro DE CAROLIS

Ecco le pagelle di Dinamo Kiev-Lazio, ritorno degli ottavi di Europa League. Sugli scudi tutta la squadra, Leiva e De Vrij timbrano il cartellino ma Felipe Anderson e Luis Alberto incantano con le loro giocate. Immenso Parolo, stupisce Luiz Felipe.

Strakosha 6: un sei politico perché mai impegnato seriamente per tutti i 90’. Si nota nelle uscite alte dove dimostra di essere padrone dell’area senza sbavature.

Luiz Felipe 7.5: parte prendendo un giallo pesante nei primi minuti in una partita dal dentro o fuori. In fase difensiva dimostra di essere solido senza andare per il sottile. Incanta anche con un tocco di palla da fantasista, da applausi il suo lancio millimetrico per Ciro Immobile a tu per tu con l’estremo difensore ucraino. Prova da applausi.

De Vrij 8: una rete al 83’ a sancire la festa laziale verso i quarti di finale. A parte un fallo senza senso all’inizio partita ma poi si riscatta con una partita perfetta non facendo passare niente e nessuno. Dopo un’andata abbastanza discutibile scaccia ogni minimo dubbio del suo impegno professionale. La sua zampata da pochi metri sigla il 2-0 da vero rapace d’area.

Radu 7: era in dubbio fino a poco prima della partita. Un attacco febbrile l’aveva condizionato negli ultimi giorni. Ma Stefan da vero leader ha stretto i denti ed è sceso in campo dal 1’. Solita qualità difensiva in un’annata per lui magica. La migliore nei suoi dieci anni di Lazio.

Patric 6.5: in assenza di Marusic e Basta gioca lui come esterno di destra. Torna finalmente nel suo ruolo di base e dimostra di poter essere utile in quel ruolo invece di difensore centrale. Avrebbe meritato un voto più alto, ma il gol mancato con porta sguarnita pesa molto. Non ci si aspetta certo i gran gol da lui, ma quelli più semplici come oggi si (dal 72’st Marusic 6: sei politico anche per lui. Il suo compito è di mettere energie fresche sulla destra per tenere il campo. Ma il suo ritorno in campo è già un’ottima notizia per la Lazio).

Parolo 7.5: per tutti i 90’ corre a tutto campo: recupera palloni, pressa gli aversari, raddoppia per aiutare i compagni. Marco compie una partita di sacrificio impressionante. Sempre sul pezzo e mai una sbavatura. La sua migliore partita stagionale.

Leiva 8: se in Italia ancora deve trovare la gloria per il suo primo gol in Europa è tutta un’altra musica. Oltre alla solita sostanza a centrocampo timbra anche il cartellino dei marcatori. Sua l’importantissima rete del vantaggio laziale. Al 22’ il suo colpo di testa sul cross di Luis Alberto sblocca la partita e mette la Lazio a un passo dalla qualificazione. Semplicemente immenso.

Luis Alberto 7.5: non gioca alle spalle di Immobile ma nella linea di centrocampo. Rispetto all’andata ha meno pressione e può esprimere al meglio la sua qualità con giocate di fino. Suo il cross da calcio d’angolo per la rete di Luis Alberto. Sempre da corner sfiora un euro-gol. Nella ripresa ci prova invece con un calcio di punizione a pochi centimetri dall’incrocio dei pali. Chiamatelo Giotto.

Lulic 6.5: Senad non era al top fisicamente ma non si è mai tirato indietro. Ha corso avanti e indietro mettendo la sua solita grinta e tenacia. Vero capitano (dal 69’st Lukaku 6.5: dimostra che tutto il suo potenziale lo esprime al meglio se lanciato a partita in corsa. Ritrova la sua esplosività sulla sinistra e ciò non può che aver fatto piacere ad Inzaghi. Jordan negli ultimi mesi sembrava non avere più benzina nelle gambe).

Anderson 8: non segna ma si prende comunque un voto alto per le sue giocate e la sua qualità. Disarmante, fa sembrare tutto facile. Vero incubo della difesa ucraina costretto a raddoppiare (se non a triplicare) l’incontenibile brasiliano. Ora che gioca nel suo vero ruolo sta dimostrando a Inzaghi quanto può fare la differenza.

Immobile 7: Un voto per premiare il suo impegno. Quest’oggi non trova il gol sbagliando diverse palle non da lui. Da premiare il suo approccio alla partita perché anche se non al top della forma ha corso come un pazzo per tutta la partita. Non si è lasciato andare neanche al solito suo nervosismo nelle partite in cui non riesce a buttarla dentro. Ciro non si discute, si ama (dal 82’st Caicedo s.v)

 

All. Inzaghi 9: La Lazio è ai quarti di Europa League. Solo questo dovrebbe far capire quanto fatto finora dal tecnico piacentino. Simone ha dimostrato sul campo le sue dichiarazioni di inizio stagione sul fatto di credere alla competizione ottenuta col sacrificio della squadra nell’annata precedente. Fa quello che nessun allenatore in Italia ha fatto finora: crede e punta nella coppa. Voleva una partita perfetta dai suoi ed è stato accontentato. Anche la porta inviolata può essere un bel messaggio per il lavoro della squadra. Un’annata già andata oltre ogni più rosea previsione, e il meglio deve ancora venire.

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