di Alessandro DE CAROLIS 

Stamattina l’Avv. Gian Luca Mignogna è intervenuto in collegamento ai microfoni di Lazio Style Radio (89.3 FM), nella trasmissione condotta da Max Arrichiello, per fare un breve commento sull’attuale momento della Prima Squadra della Capitale e per fare il punto sulle note vicende che concernono il procedimento di riesame dello Scudetto 1915 ancora pendente in FIGC.




“Io credo che i giocatori vadano giudicati solo dopo averli visti in azione. La formazione messa su da Mister Inzaghi a Verona nella parte difensiva era composta addirittura dalle terze linee, ma indubbiamente hanno fatto molto bene. Il che dimostra che è sempre sbagliato esprimere giudizi preventivi, l’unico giudice è e resta soltanto il campo. Certamente con squadre più blasonate come Juventus o Napoli avremmo avuto più difficoltà, ma giocatori come Luiz Felipe e Patric hanno dimostrato che la Lazio ha una rosa ampia e di valore. Questa Lazio può giocarsela con chiunque, onore e merito a Simone Inzaghi per il grande lavoro svolto sui giocatori e sul gruppo“.




“Per lo Scudetto 1915 c’è un’impasse sconcertante. Con l’avvenuto commissariamento della Lega Serie A e della Lega Serie B, la Federazione ha ritenuto che questo non è il momento giusto per prendere una decisione in merito. Io potrei anche essere d’accordo con questo orientamento, però non posso non osservare come in passato alcune decisioni similari siano state adottate sotto commissariamento. Come ad esempio avvenne nel 2006, allorquando il titolo fu revocato alla Juventus ed attribuito d’ufficio all’Inter. Mi rendo perfettamente conto che stiamo parlando di una vicenda risalente ad un secolo fa, ma non è certo colpa nostra se alcuni documenti che abbiamo scoperto sono rimasti celati per tutto questo tempo. Intorno alla nostra rivendicazione c’è senz’altro un ambiente ostile. Dall’anno scorso la nostra tesi è stata continuamente attaccata da esponenti di altre squadre, sedicenti storici di calcio, ma noi con calma e precisione e soprattutto documenti alla mano abbiamo stroncato sul nascere ogni tentativo di sabotaggio o strumentalizzazione della vicenda“.




“Oggi la FIGC ha la possibilità di rimediare ad un errore clamoroso commesso all’epoca, perché l’unica soluzione di questa complessa vicenda è l’assegnazione “ex aequo” dello Scudetto 1915. Se prima questa era soltanto una mia tesi, la relazione della Commissione dei Saggi ne ha poi sancito la totale fondatezza. Occorre ricordare, infatti, come non sia mai stato rinvenuto alcun documento ufficiale che comprovi l’avvenuta attribuzione del titolo 1915 al Genoa, né da parte mia, né da parte di altri storici laziali, né da parte di altri esperti, ivi compresi i saggi federali. L’assegnazione dello Scudetto ad entrambe le squadre nulla toglierebbe ai rossoblu che nel 1919 furono d’ufficio classificati primi del girone finale settentrionale, ma renderebbe giustizia agli atleti di quella Lazio che si immolò sul fronte austro-ungarico avendo precedentemente conquistato sul campo il primato centro-meridionale“.




“Nonostante l’impasse istituzionale, i tifosi sappiano che abbiamo pronte tutte le prossime mosse, compresa l’organizzazione dell’eventuale sit-in sotto la Federcalcio. Stiamo solo aspettando i tempi più giusti e le modalità più opportune, nell’auspicio che i problemi di Governance del calcio italiano trovino presto una soluzione. Sappiamo di muoverci in un contesto ostile, per questo facciamo attenzione a tutto come se fossimo elefanti in un negozio di cristalli. A fine luglio ho depositato in FIGC un “Dossier Integrativo” per sconfessare le ultime velleità dei nostri oppositori. Tuttavia non se ne è parlato molto, un pò perché i grandi media nazionali non sono schierati dalla nostra parte e un pò perché tutto ciò è successo a ridosso dell’estate. Proprio per questo, su Laziostory.it abbiamo deciso di rendere pubblico e scaricabile il “Dossier Integrativo” cui facevo riferimento prima. Lo si può reperire nella sezione “Scudetto 1915″ del nostro sito, è un documento eccezionale che toglie ogni dubbio sulla fondatezza della dei diritti della Lazio”.




“Noi stiamo continuando a lottare e non smetteremo mai. Questa è una battaglia per la storia della Lazio, ma avremo bisogno dell’aiuto e del sostegno di tutti i tifosi laziali. I torti subiti dalla Lazio nella sua storia sono stati tantissimi, ma questo forse è quello più clamoroso in assoluto. Ecco perché è importante che tutto l’ambiente Lazio si renda pronto a lottare e ad esser partecipe delle prossime iniziative. I nostri ragazzi, i nostri tecnici ed i nostri dirigenti dell’epoca sono andati in guerra e non sono mai più tornati. L’ex aequo sarebbe il giusto riconoscimento per la loro memoria e per la storia della Lazio, che, ricordiamolo, nel 1921 fu eretta ente morale proprio per quel che fece per la popolazione durante la Grande Guerra”.






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